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Violamania: Eysseric e Benassi non bastano, ma i Della Valle dove sono?
In difesa si vive di scommesse e il precampionato sta dicendo che né Milenkovic né Hugo al momento offrono piene garanzie. Il serbo è giovane e acerbo, bravo ma difficile pensarlo da subito al centro della difesa viola in A; il brasiliano appare meno dotato e lontano dagli standard di gioco europei. Sulle fasce c'è di che preoccuparsi visto che a destra il titolare resta al momento Tomovic (meglio di Gaspar) mentre a sinistra Olivera continua a non brillare tanto che il baby Ranieri, a confronto, fa un figurone. In mezzo al campo, se partirà Badelj la coppia Sanchez Cristoforo, detto con affetto, non è competitiva e Veretout è calciatore soprattutto di sostanza. E che dire dell'esordio di Benassi? Una ventina di minuti da esterno a sinistra al posto di Chiesa. Dovrà adattarsi lui contro l'Inter e sarebbe l'ennesimo cattivo segnale.
Anche per questo Pioli non perde mai l'occasione per ribadire la necessità di nuovi innesti, una necessità vitale, e francamente non comprendo bene gli entusiasmi per l'arrivo di Benassi: buon giocatore, italiano e di talento, ma forse qualcuno poteva pensare che non venissero reinvistiti una buona parte dei soldi incassati? Adesso i nomi caldi sono quelli di Jesé e di Simeone. Per la Fiorentina si tratta di nomi buoni e la speranza è che Corvino faccia presto, soprattutto per lo spagnolo, perché il Cholito arriverà soltanto quando partirà Kalinic, sempre più succube delle paturnie del Milan. All'11 agosto, a dieci giorni dall'esordio in campionato, la Fiorentina resta profondamente indebolita e per adesso, a parte la speranza, c'è poco da ridere e mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i fratelli Della Valle, che continuano ostinatamente a non farsi né vedere né sentire non rendendosi conto che, a prescindere da cosa riusciranno a fare Corvino, Pioli e la squadra, questo è un atteggiamento perdente che porterà solo inconvenienti alla stagione viola.