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    Violamania: sprazzi di una nuova Fiorentina a due punte. E così gode anche Nico Gonzalez

    Violamania: sprazzi di una nuova Fiorentina a due punte. E così gode anche Nico Gonzalez

    Di notizie e di segnali dalla partita contro il Genk ne sono arrivati per la Fiorentina. Il primo, ottimo, è che per il secondo anno consecutivo i viola sono ufficialmente qualificati al turno successivo di Conference League, anche se resta da capire se Biraghi e soci dovranno giocarsi il play off. Altra notizia, meno buona, è che la Fiorentina continua a fare un po’ di fatica, complice probabilmente anche una condizione non ottimale dei giocatori, nell’essere brillante come ad inizio stagione. E Vincenzo Italiano ha forse voluto, proprio per questo, lanciare un segnale forte ai suoi attaccanti: Beltan e Nzola in panchina dal primo minuto, gioca Kouamé titolare. Ma l’indicazione più interessante è arrivata nel secondo tempo, più precisamente al minuto 59. Beltran è entrato in campo dalla panchina, ma a fargli spazio non è stato Kouamé ma Barak con l’argentino che ha occupato la casella di trequartista/seconda punta.
     
    DECISIVO – Si tratta di una scelta che ha premiato sia Italiano che la Fiorentina. L’ex River è entrato bene in partita cercando di dialogare coi compagni e, soprattutto, trovando la traccia giusta che ha permesso a Kayode di conquistare un rigore pesantissimo: il suo ingresso è stato decisivo. Ma la sua nuova collocazione tattica apre un’infinità di argomentazioni per quanto riguarda il futuro suo e della squadra dato che tanti addetti ai lavori lo hanno spesso descritto più come un rifinitore piuttosto che un nove puro. Il suo ingresso alle spalle dell’unica punta fa aprire nuovi orizzonti e fa segnare un altro punto per Vincenzo Italiano, troppo spesso accusato di eccessivo integralismo da una parte della piazza viola.
     
    BENE ANCHE PER NICO? – Quella del doppio attaccante è una soluzione che potrebbe portare benefici anche a quello che, in questo momento, è per distacco il miglior giocatore in casa Fiorentina: Nico Gonzalez. L’ex Stoccarda parte spesso dalla corsia esterna, ma tende ad accentrarsi e a cambiare più volte posizione nell’arco della partita. Giocare più accentrato e più vicino alla punta gli permetterebbe di dar ancor più sfoggio della propria tecnica individuale. La Fiorentina perderebbe così Bonaventura, è vero, ma in determinate partite potrebbe trattarsi di un’arma estremamente utile
     

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