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    Violamania: sospiro di sollievo Rossi ma serve un investimento

    Violamania: sospiro di sollievo Rossi ma serve un investimento

    Dopo la grande paura il sospiro di sollievo. Le notizie giunte ieri dai primi accertamenti medici cui è stato sottoposto Giuseppe Rossi, dopo la dura entrata del difensore amaranto Rinaudo, che aveva comportato l'uscita dal campo del classe '87 italo americano in lacrime, domenica sera, nel corso del secondo tempo della sfida contro il Livorno; danno segnali confortanti su un recupero fisico completo in tempi discretamente ragionevoli del numero 49 viola, cui tutto il mondo del calcio si è stretto intorno nelle ultime 36 ore, soprattutto perchè si era temuto il peggio, alla luce della sua storia infortunistica a livello agonistico . Sicuramente non si potra' ricordare questa stagione in casa Fiorentina come quella piu' fortunata visto che la casistica di sventure, soprattutto per cio'che riguarda il parco attaccanti, ha danneggiato pesantemente la rosa viola, prima con lo stop prolungato oltre i tempi previsti di Mario Gomez e poi con l'entrata ai box di Pepito Rossi. Inutile fare previsioni sul rientro a tutti gli effetti a disposizione di Vincenzo Montella dell'ex anche di Parma e Villareal prima della visita che quest'ultimo svolgera' dal professor Richard Steadman, luminare statunitense che lo ha operato nella primavera del 2012 dopo la seconda rottura del crociato destro; certo invece che il parco offensivo gigliato si indebolisce pesantemente con questa nuova pesante assenza.

    Matos, Iakovenko, Rebic ed Ilicic, con l'aggiunta degli esterni offensivi Joaquin, Cuadrado e Vargas, e di Mario Gomez, che però prima di un mese, bene che vada, non sara' a pieno regime,  rappresentano un parco attaccanti inadeguato per una squadra che almeno a parole vuole lottare fino in fondo per un piazzamento nella futura Champions League, che e'già ai sedicesimi di Europa League e, domani inizia la sua avventura in Coppa Italia, competizione quest'ultima che si vuole provare a vincere per consegnare alla bacheca il primo trofeo della storia gigliata sotto la guida dalla famiglia Della Valle. Ecco perchè quali che siano i tempi di rientro effettivo di Giuseppe Rossi in prima squadra, occorre che i dirigenti di mercato viola, su naturalmente assist economico della proprieta', operino un investimento che possa portare all'acquisto di un attaccante. Fortemente sconsigliato però l'arrivo dei nomi circolati nelle ultime ore, perchè i vari Borriello, Bianchi e Pinilla non danno garanzie di consegnare a Vincenzo Montella un elemento che se non sopperisca al meglio tecnicamente Pepito, quantomeno non lo faccia rimpiangere troppo. L'errore commesso un anno fa con l'arrivo di Larrondo si spera che abbia insegnato qualcosa dalle parti di via Manfredo Fanti.

    Nel frattempo, seppur a fatica, in casa viola ci si può godere un po' di piu' il successo ottenuto nell'ultimo turno di campionato contro il Livorno. Un anno fa la Fiorentina non sarebbe riuscita ad avere la meglio di una formazione come quella amaranto chiusa e propensa principalmente a rompere il gioco degli avversari. In questa stagione i gigliati paiono aver imparato l'arte della pazienza e delle crescita dal punto di vista mentale nel corso dei 90' di gioco. Questa Fiorentina sa soffrire e colpire quando serve: lo aveva già dimostrato la sfida di fine 2013 contro il Sassuolo e domenica pomeriggio al Franchi se ne è avuta la conferma. Una volta superato lo shock per l'infortunio di Giuseppe Rossi, bisognera' fin da domani sera contro il Chievo ricalarsi sul pezzo, e soprattutto le seconde linee, che potrebbero avere un'ultima chance per rimanere nel gruppo viola post mercato di gennaio, dovranno dare delle risposte. Il riferimento in questo senso va a Wolski, pubblicamente elogiato da Montella al termine di dicembre scorso, ma anche a Rebic, di cui si parla sempre bene pur se fino ad adesso ha trovato scarso minutaggio. Perche' prima di qualsiasi nuovo acquisto, la Fiorentina deve poggiarsi sul proprio valore aggiunto: la forza di uno spogliatoio granitico che come ha detto l'amministratore delegato viola Mencucci dovra' comportarsi come un leone ferito, ma tutt'altro che domo. 

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