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    Violamania: Smettetela di dire 'figlio di...'

    Violamania: Smettetela di dire 'figlio di...'

    Ad inizio stagione, ma anche fino ad un paio di mesi fa, quando ancora Sousa gli preferiva Tello, poteva avere anche un senso dire "Federico Chiesa, figlio di Enrico". Adesso, sinceramente, non ha più senso alcuno. Sì, perché il numero 25 della Fiorentina, nel frattempo, ha trovato una sua identità di gioco, delle sue peculiarità e si è imposto all'attenzione anche in un ruolo diverso rispetto a quello in cui giocava il padre. 

    Il processo di maturazione, benché° resti giovanissimo e di primo pelo per la Serie A, è giunto davvero ad un buon punto. La cura Sousa, in questo caso, ha sortito davvero degli effetti straordinari, il lavoro specifico fatto su di lui, sia psicologico che sul campo, è andato per il meglio e dopo la prima rete assoluta, realizzata in Europa League, contro il Chievo è arrivato anche il primo centro in Serie A. 

    Il posto da titolare, la rete bellissima segnata a Verona, il contratto nuovo di zecca e anche gli apprezzamenti arrivati dal selezionatore azzurro, Giampiero Ventura che lo convocherà per uno stage: è davvero un momento magico per il ragazzo. Tra l'altro Chiesa ha dimostrato di essere molto maturo anche davanti ai microfoni dei giornalisti, dichiarando ai quattro venti il suo amore alla Fiorentina, nonostante qualcuno stia già cominciando a tirarlo per la giacca e stia provando a mettergli dei bei trabocchetti sulla sua strada. 

    Che possa davvero diventare la bandiera della Fiorentina del futuro? E' prematuro dare una risposta, ma la via è quella giusta: Federico Chiesa, più che l'altro Federico, Bernardeschi, sembra avviato verso una carriera che possa essere legata ad una città e ad una maglia. 

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