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    Violamania: Serie A... merica? Salvezza con l'ombra di Commisso

    Violamania: Serie A... merica? Salvezza con l'ombra di Commisso

    • Giacomo Brunetti
    "Finalmente è finita questa stagione interminabile", parole di Vincenzo Montella che tolgono un peso grande come un macigno nei cuori della Fiorentina e dei tifosi viola. "Niente da festeggiare, vi dovete vergognare", scrive la Curva Fiesole al termine della partita contro il Genoa. Un'annata disastrosa che ha posto la fine alla relazione tra i Della Valle e Firenze: Commisso o non Commisso, si è arrivati a un punto di non ritorno, sia dirigenziale che tecnico-tattico.

    Contro il Genoa, due squadre impaurite aspettavano di conoscere le imprese dell'Inter per mettersi l'anima in pace. La contestazione è esplosa al fischio finale, quando una bordata di fischi assordanti si è riversata sulla squadra, che ha timidamente tentato di passare sotto la Curva, ripensandoci sotto i colpi di una protesta che sa di rivoluzione. Si ripartirà da zero, specialmente se ci sarà un cambio di proprietà, in questo momento il miglior acquisto possibile. Perché andare avanti per inerzia non è più sostenibile.

    La presenza in tribuna di Joe Barone, braccio destro di Commisso, è un indizio significativo. Immortalato a fotografare la Fiesole prima della partita, l'auspicio è che ci sia voglia di investire e non di vivacchiare. L'acredine con la quale si è consumato negli ultimi due anni il rapporto tra i Della Valle e Firenze sta lasciando strascichi che non permetteranno errori. I marchigiani si sono stancati, hanno fatto capire che finché ci sarà quest'odio non torneranno nel capoluogo toscano. La sensazione è che tutto questo finirà molto presto.

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