Violamania:| Se ci crede Behrami...
Se un tecnico come Delio Rossi, riconosciuto per essere un'offensivista, decide, nella seconda parte di gara di Fiorentina-Palermo di ieri sera, sul risultato bloccato sullo 0-0, di inserire Lazzari al posto di Kharja, pur avendo a disposizione due giocatori come Ljajic e Cerci, le conclusioni da trarre sono due: i viola in questo momento sono ancora in una fase psicologica che impedisce, secondo il mister gigliato, di poter attaccare con raziocinio, alla luce di equilibri tattici evidentemente sottilissimi, ma soprattutto il giovane serbo e l'ex romanista non danno garanzie all'allenatore. Purtroppo Rossi si trova ad avere, come parco attaccanti, il minimo sindacale rispetto a tutte le altre squadre, e se riuscirà nell'impresa - perchè di impresa bisognerà parlare se l'obiettivo verrà raggiunto - di salvare la Fiorentina, nella prossima stagione occorrerà provvedere a tanti acquisti in quel reparto, e soprattutto di qualità ben superiore a quella attuale.
Il pareggio col Palermo è da salutare, soprattutto se abbinato alla vittoria contro il Milan nel sabato pre-pasquale, con positività, al di là della rincorsa del Lecce, perchè consente una continuità di risultati, rinfranca delle certezze difensive (un gol subito in due partite, fra l'altro su un rigore dubbio) e rilancia sempre di più le quotazioni di alcuni giocatori, Nastasic e Behrami su tutti. Proprio quest'ultimo nel dopo gara ha rotto ogni indugio circa il proprio futuro, dichiarando di credere nel progetto viola: le parole di Diego Della Valle lo hanno rinfrancato, ed è pronto a prolungare il proprio legame con la Fiorentina. Se un giocatore ambito sul mercato come Behrami (a gennaio era nel mirino dell'attuale capolista Juventus) crede in questo progetto, lo devono fare anche i tifosi, che ieri sera hanno dimostrato di stare come non mai accanto ai propri colori. Ora ovviamente l'obiettivo prioritario è la salvezza, ma Andrea Della Valle, sempre nel dopo gara di ieri, ha fatto capire di avere le idee chiare per la prossima stagione.
Ad esempio per il ruolo di futuro d.s. crescono sensibilmente le quotazioni di Giovanni Sartori, garanzia di professionalità e autore del piccolo grande miracolo Chievo, mentre il club si sta attrezzando per rinforzarsi anche al proprio interno, azzerando l'attuale parco dirigenziale, e ripartendo con figure che di calcio 'mastichino' senza indugi, proprio quello che è mancato negli ultimi due anni. Con il dialogo aperto dal club viola con la città, grazie soprattutto all'incontro di venerdì scorso fra la tifoseria organizzata e il minore dei fratelli marchigiani, sembra di essere ritornati alla Fiorentina della prima era Della Valle: un club che cerca il connubio con la piazza, per il bene comune. Peccato per il tempo perso, ma questi chiari segnali di un futuro importante - che come si diceva servono anche per rinfrancare i pochi giocatori fondamentali dell'attuale rosa - contribuiscono a costruire quella compattezza che può far fare la differenza anche e soprattutto nel presente, ovvero nelle ultime sette delicatissime giornate di campionato.