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  • Violamania: Roma non fu costruita in un giorno, ma fra soli 14 c'è la Roma...

    Violamania: Roma non fu costruita in un giorno, ma fra soli 14 c'è la Roma...

    • Federico Targetti
    Sono finite le amichevoli per la Fiorentina, fra cinque giorni si comincerà a fare sul serio con la sfida (abbordabile) al Cosenza in Coppa Italia. Le sei amichevoli giocate tra Moena e Firenze hanno avuto avversari in media di basso livello, battuti tutti nei 90 minuti eccetto i due ospiti del Franchi: l'Espanyol, l'unica squadra da una massima serie europea, che ha ceduto ieri ai rigori, e il Montevarchi, dalla Serie C, capace di strappare il secondo 0-0 in due giorni. Vlahovic ha segnato ben otto reti, ma sette delle quali in un'unica gara, contro la Polisportiva C4 Foligno, rimanendo a secco contro i dilettanti dell'Ostermunchen e contro l'Espanyol.

    WORK IN PROGRESS - È evidente che passare dallo schiacciatissimo 3-5-2 di Iachini (che anche Prandelli è stato costretto a mantenere) al propositivo 4-3-3 di Italiano non è semplice. Soprattutto per gli attaccanti, che adesso devono entrare in una logica completamente diversa, offensiva e "giochista", per usare un termine ultimamente in voga. Vlahovic viene incontro al pallone molto più spesso, si trova senza l'appoggio garantito l'anno scorso da Ribery, e deve imparare ad agire in sintonia con le due ali, un tipo di calciatori con cui non aveva a che fare da minimo due anni. Quindi serve pazienza, innanzitutto perché le gambe sono ancora imballate dai carichi di lavoro, seconda di poi perché con Italiano è stato intrapreso un percorso che punta a dare alla squadra un'identità, cosa che non cresce sugli alberi. 

    NELLA GIOIA E NEL DOLORE - Italiano lo ha detto chiaro e tondo, più di una volta: arriveranno momenti difficili. E non potrebbe essere altrimenti. Martinez Quarta e Igor - attualmente la coppia centrale titolare visto che Milenkovic è sull'orlo del tanto agognato trasferimento - ieri sono stati apprezzabili, soprattutto nel primo tempo, ma c'è l'impressione che in difesa serva un giocatore "alla Erlic", cioè uno che, come il croato allo Spezia, possa sfruttare il proprio strapotere fisico e tecnico per sostenere una linea difensiva tanto alta. Che possa essere il redivivo Nastasic a incaricarsene? Siamo dubbiosi. Intanto il gioco proposto dallo Spezia l'anno scorso fatica ad emergere, ma fa tutto parte della transizione verso una Fiorentina finalmente padrona di sé stessa e del proprio modo di interpretare la partita. Dice il saggio che Roma non fu costruita in un giorno. Però la Roma, il primo avversario in campionato, attende i viola fra 14, e dunque nell'arco di due settimane Italiano e i suoi ragazzi dovranno lavorare ancora sodo per presentarsi all'Olimpico e sorprendere tutti. Proprio come hanno fatto gli Aquilotti qualche mese fa.

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