Violamania: prima scelta un bel cavolo!
Allora diciamocela tutta: Stefano Pioli non era la prima scelta della Fiorentina per il ruolo di allenatore. Fatta uscire chiaramente questa verità, specifichiamo che la vera idea primaria dalla quale era partita la società viola era quella che portava a Maurizio Sarri. Tutto nasce dalle problematiche che all’epoca esistevano tra il tecnico del Napoli e il suo presidente De Laurentiis. Problematiche che poi sono svanite o quantomeno si sono sfumate, anche perché gli azzurri hanno cominciato a girare a mille mettendo in difficoltà il Real Madrid in Champions League e riportandosi a ridosso del secondo posto in campionato.
Ma prima ancora di Pioli c’era anche Eusebio Di Francesco, incontrato a Firenze da Corvino e alla fine abbandonato per l’impossibilità o per meglio dire per la mancanza di voglia da parte della Fiorentina di pagare i tre milioni di euro della sua clausola rescissoria. Troppo più facile e più economico a questo punto virare su Pioli, che la sua buonuscita l’avrà tramite la famiglia Zhang e il gruppo Suning invece di impelagarsi e arrovellarsi per trovare una soluzione dall’altra parte.
La nuova gestione della Fiorentina parte dunque così. Il che, sia chiaro, non è detto che sia un male, ma almeno ora ne siamo tutti un po’ più consapevoli.