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    Violamania: Prandelli non ha più alibi, la Fiorentina ha la testa altrove. La lotta salvezza torna un problema

    Violamania: Prandelli non ha più alibi, la Fiorentina ha la testa altrove. La lotta salvezza torna un problema

    • Iacopo Nathan
    La Fiorentina è uscita dalla sfida della Dacia Arena, nuovamente, con una sconfitta arrivata dopo una prestazione bruttissima. Oltre ottanta minuti di nulla assoluto, niente gioco, nessuna idea, solo un lento attendere la fine di una partita giocata malissimo, che visto i viola puniti dall’unico vero spunto dei friulani. Nell’unico spunto di De Paul, tutta la difesa viola si è fatta trovare impreparata, spalancando la porta a Nestorovski, che da due passi non può far altro che insaccare. I viola, che forse pensavano di essere lontani dalla zona retrocessione visti i 10 punti di distacco dal Cagliari prima di questa giornata, rivedono apparire tutti i fantasmi della zona rossa della classifica, complice la vittoria dei sardi.

    PRANDELLI – Questa volta non può essere esente da colpe Cesare Prandelli, che non sta riuscendo a dare niente ad un gruppo in evidente difficoltà. La Fiorentina non ha gioco, vive le partite sperando di trovare un’invenzione di uno dei giocatori di talento presenti in rosa, e quando questi non trovano spunti, la squadra viola è pressochè nulla. Dopo la vittoria contro lo Spezia, arrivata anche grazie ad un lavoro attento del tecnico, ci si aspettava continuità, almeno di prestazione se non di risultato, ma della Fiorentina di una settimana fa non si è visto assolutamente niente.

    DISATTENZIONI – Stavolta è stato Milenkovic a condannare la Fiorentina, con un errore troppo brutto per un giocatore che spera di giocare in club come Manchester United o Liverpool. Un errore da giocatore con la testa già da qualche altra parte, ovvero quello di cui la squadra viola non ha bisogno in questo momento. La Fiorentina non deve assolutamente pensare di essere salva, anzi, dovrà lottare in ogni partita per provare a tenere dietro le inseguitrici, magari arrivando il prima possibile alla tanto agognata quota 40 punti, sperando poi di vivere una vera rivoluzione tecnica in estate.
     

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