Getty Images
Violamania: Pioli l'aziendalista, ma dopo le belle parole servono i fatti
Intanto ha parlato Stefano Pioli intervistato dal Corriere dello Sport Stadio. Il tecnico viola ha ribadito i soliti concetti, ormai sentirlo parlare è come ascoltare i suoi dirigenti, stessa lunghezza d'onda: stagione di transizione che servirà per capire chi è da Fiorentina, gettare le basi per il ritorno in Europa il prossimo anno, i contratti rinnovati a Chiesa e Astori un punto di partenza significativo. Soprattutto la dimostrazione che Chiesa crede nel progetto viola. Con queste parole il tecnico ha senz'altro guadagnato ulteriori bonus agli occhi dei suoi datori di lavori, niente a che vedere con i suoi predecessori che stuzzicavano continuamente la proprietà ricordando i limiti della gestione e le esigenze tecniche di cui la Fiorentina avrebbe avuto bisogno.
A Roma, guardando la classifica, servirebbe fare punti. La Fiorentina ha conquistato un solo pareggio nelle ultime tre gare e si accinge ad affrontare Lazio e Napoli. Aldilà delle belle parole conteranno i fatti per evitare di sprofondare in una crisi di risultati che porterebbe la Fiorentina in una posizione di classifica assai preoccupante. Perchè è vero che la Fiorentina non ha obiettivi sportivi e che ogni match è sostanzialmente un'amichevole ma dovessero arrivare altre sconfitte la credibilità di questa società, già ai minimi termini, crollerebbe ulteriormente.