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    Violamania: Pasqual merita di piu'

    Violamania: Pasqual merita di piu'

    L'offerta di rinnovo contrattuale presentata dalla Fiorentina a Manuel Pasqual, ovvero estendere il suo  legame con il club viola di 12 mensilità dall'attuale scadenza, fissata per il giugno 2014, ha il sapore della 'proposta indecente'. Da quando il classe '82 di San Dona' di Piave ha comunicato ai giornalisti e ai  tifosi viola, l'indicazione della società  circa il suo futuro, l'incredulità ha colpito la stragrande maggioranza dell'ambiente gigliato: ma come per il capitano solo un anno di contratto? 
    Il calcio di oggi ha dinamiche completamente diverse da quelle del passato: il romanticismo, i sentimenti, l'affezione sono vocaboli totalmente lontani dal mondo del pallone nostrano, che parlarne sembra quasi un'offesa. Eppure pochi, ma ci sono ancora uomini che meritano di superare certi confini e parametri ed uno di questi è indubbiamente il numero 23 della Fiorentina.

    Comprensibile che si sia deciso di non prolungare l'esperienza a Firenze di Luca Toni, visto che quest'ultimo ha compiuto da poco meno di un mese 366 anni che non sono uno scherzo, specie per chi di mestiere ha sempre fatto l'attaccante e che ha dovuto sorbirsi in carriera calci, gomitate e falli duri come 'menù delle proprie partite. Rispettabile anche la rinuncia ad Emiliano Viviano, che ha un costo di riscatto del cartellino molto alto, viene da una stagione eccellente e perchè il tecnico gigliato Montella ha posto un 'veto' tecnico nei suoi confronti.

    La storia di Manuel Pasqual è un'altra: quest'ultimo ha respirato l'aria dello spogliatoio gigliato da ben otto anni, ha superato bufere, allenatori folli che non lo facevano giocare o che ne suggerivano la cessione, ha saputo andare oltre a compagni di squadra che erano la non professionalità fatta persona, ha difeso i colori viola, sul campo e a parole, anche nei momenti piu' difficili, come ad esempio nel periodo peggiore di disaffezione fra i tifosi e la proprietà guidata dalla famiglia Della Valle. Chi ha visto la sua passeggiata da Palazzo Vecchio a Piazza Santa Croce, domenica scorsa, quando ha sfilato con  il corte del 'Calcio storico fiorentino', in quanto ricopriva il ruolo di 'Magnifico Messere', ha visto cosa rappresenta Manuel Pasqual per la gente di Firenze: un simbolo dal punto di vista umano, visto che è sempre stato impeccabile nel suo 'fuori campo', un riferimento nello spogliatoio gigliato, alla luce del fatto che è riuscito a far unire e crescere un gruppo tutto nuovo giusto un anno fa, ed uno dei migliori terzini sinistri del nostro campionato. 'Non è un brasiliano però, che gol che fa, Manuel Pasqual' è stato il coro alzatosi sabato, quando il capitano gigliato è salito sul palco degli 'Mtv Award Italia'. Il ragazzo cresciuto nel Liventina Gorghense non è piu' solo un giocatore per chi tifa Fiorentina, è un simbolo di fiorentinità allo stato puro.

    Il capitano viola ha già dichiarato le intenzioni future: vorrebbe chiudere la sua carriera alla Fiorentina, senza sé e senza ma. Ecco perchè quella proposta di rinnovo di un solo anno sembra un'offesa, uno schiaffo all'amore che Pasqual non dichiara solo a parole a Firenze e alla maglia gigliata. Se è rinnato l'amore fra la gente e la squadra, è grazie a persone come l'ex anche di Arezzo e Reggina, che ha 'retto l'urto' nei momenti bui, e che ha condotto la Fiorentina fuori dal tunnel. Ma dove lo si trova un esterno sinistro così ben educato sul campo, così come professionale fuori? Pasqual merita rispetto ed un'altra proposta di rinnovo. Onorare la fascia con un prolungamento degno, sicuramente a cifre che possono trovare d'accordo uno dei migliori crossatori del campionato di serie A, sarebbe un ottimo segnale di ripartenza. Perchè come diceva il grande coach di football americano John Madden: 'Gli attaccanti fanno vendere i biglietti, i difensori (ed autentici professionisti aggiungiamo noi) fanno vincere le partite'.


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