AFP/Getty Images
Violamania: parlate ancora? Il Napoli a Firenze non ha visto palla! All'italiana...
Ne sto sentendo di tutti i colori, probabilmente perché chi perde cerca scuse, addossa la colpa sugli altri per colmare la propria frustrazione. Da Napoli ne arrivano di tutte, indirizzate verso Firenze: la verità, però, è una sola. Ed è semplice: la formazione di Sarri, al 'Franchi', non ha visto palla. Per suoi demeriti e gurazie alla prestazione della Fiorentina. Dall’espulsione di Koulibaly alla sostituzione di Jorginho, fino all’apatica e invisibile giornata del resto della squadra, tenuta in vita da Reina mentre Sportiello assisteva da spettatore non pagante a una sfida decisiva.
Tutto il mondo aveva gli occhi su Fiorentina-Napoli che, all’italiana, è subito diventata fonte di ulteriori screzi: perde la Juventus in Champions League, subito c’è un caso arbitrale; viene sconfitta l’Inter, c’è un caso arbitrale; perde il Napoli a Firenze, si punta il dito contro l’arbitro di Inter-Juventus. Un circolo vizioso poco maturo che, seppur fondato, perché alcune decisioni hanno lasciato veramente a desiderare, non fa trasparire l’unica verità: nel calcio, molto spesso, vince la squadra più forte. Che sia una Juventus, un Real Madrid o un Liverpool.
Certo, alcuni casi sono stati eclatanti, vedi la mancata espulsione di Pjanic, ma questo modello comportamentale si protrae da ormai troppo tempo. Ed è uno dei limiti, purtroppo. E non ci sono Mancini, Lega, seconde squadre o rinascite che tengano. Bisogna riconoscere i propri limiti. Tornando al Napoli, li abbiamo incartati, ad un certo punto è stato come colpire un corpo esangue, vista la condizione fisica implosa e i dettami tattici saltati. Il Real Madrid, al passaggio del turno, ha festeggiato con qualche pacca sulla spalla: il vero obiettivo è la vittoria finale. Dopo il gol di Koulibaly, invece, in terra campana so parlava già di preparare la festa Scudetto, con una città in festa per tutta la notte dopo il trionfo a Torino. Questione di mentalità, perché i partenopei si sono persi pezzo dopo pezzo con la ‘Viola’.
Merito a noi, a Simeone, che adesso si prende le prime pagine. A volte si ricordano di noi, ma di questo ci interessa poco. Ora sotto con il Genoa, una squadra non facile da battere. Abbiamo rimesso in piedi, miracolosamente, la volata all’Europa League: non disperdiamo, ancora una volta, questo patrimonio.