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Violamania: nonostante Di Bello e Milenkovic, la Fiorentina può recriminare per i due punti persi
ARBITRAGGIO- Sicuramente la direzione di Di Bello non ha favorito normale svolgimento della sfida, con i viola che hanno chiuso in nove uomini. Se il rosso a Castrovilli è più che giusto, con il giocatore che interviene in maniera ingenua su Lukic, ci sono molto dubbi intorno a quanto successo nello scontro Milenkovic-Belotti. Il difensore serbo è veramente troppo ingenuo nell’arrivare al testa contro testa con il Gallo, soprattutto con la squadra già in dieci ed in vantaggio sul campo, ma l’attaccante cade troppo platealmente. L’immagine dell’attaccate con il ghiaccio in faccia, poi, è sinceramente troppo brutta per essere commentata. Nessuna scusa per Milenkovic, ma Di Bello ha perso di mano la situazione, utilizzando un metro di giudizio impari. L’episodio, infatti, non è stato molto differente dal recente scontro Ibrahimovic-Lukaku, dove nessuno dei due si è gettato a terra, e hanno ricevuto entrambi il cartellino giallo.
CARATTERE- La squadra di Prandelli, nonostante le avversità, ha messo in campo la miglior partita a livello caratteriale da diverso tempo a questa parte. Fa quasi sorridere pensare che la squadra che ha regalato 6 gol al Napoli, sia la stessa che ieri ha retto con le unghie e con i denti per strappare il pareggio a Torino, a dimostrazione che il lavoro del tecnico stia portando i frutti desiderati. Menzione d’onore, e non è la prima volta, per Franck Ribery, che nel momento di maggior difficoltà dei suoi ha confezionato un gol fantastico insieme a Bonaventura, che avrebbe forse meritato i tre punti. Il francese, che ha anche aperto alla sua permanenza in viola, è sempre più il leader caratteriale e tecnico della Fiorentina, che non può più farne a meno.