Violamania: Milenkovic rinnova e fa felici tutti. Vlahovic è un altro paio di maniche, ma non finirà per forza diversamente
PILASTRO - Contento Milenkovic, contenta la dirigenza viola, contento soprattutto Vincenzo Italiano. Perché per giocare con 30 metri di campo alle spalle, una linea difensiva ha bisogno di un elemento come il serbo, strapotente fisicamente e in grado di tenere testa alla maggior parte degli avversari nel confronto diretto. Pezzella di certo non ha questi connotati. È un po' quello che faceva Martin Erlic nello Spezia, e che adesso Milenkovic farà per la Fiorentina. Il ragazzo sembra entusiasta, la coppia con Martinez Quarta stuzzica la fantasia dei tifosi per freschezza e qualità.
E CON DUSAN? - Con Vlahovic si parte da un presupposto differente. Le squadre che lo vogliono non titubano affatto, anzi sono pronte a fare offerte da capogiro per assicurarsi le prestazioni del numero 9 viola, ma il finale di questa storia ha buone possibilità di essere lo stesso di quella di Milenkovic: rinnovo (anche più lungo, ma con clausola). Specie dopo che il presidente Commisso si è sbilanciato in maniera interessante ieri, assicurando di aver offerto il contratto più ricco della storia della Fiorentina e insistendo sul fatto che Vlahovic debba rimanere ancora un anno. Quindi, a meno che l'asta internazionale non raggiunga cifre indecenti, la Fiorentina continuerà ad affidarsi ai gol del suo attaccante. Quali cifre? Il presidente ha parlato di 100 milioni, la sensazione è che possa "bastare" un po' meno. Ma sono comunque tanti, forse troppi soldi per un giocatore sì devastante, ma solo negli ultimi sei mesi di campionato. Per questo rimanere a Firenze non è una costrizione, come lo fu con Chiesa. All'attuale bianconero, giocatore già affermato, era stata promessa la cessione dalla precedente proprietà. A Vlahovic non è stato promesso nulla, se non una stagione da leader assoluto dell'attacco viola, prima di spiccare il volo verso l'Olimpo del calcio europeo.
