Violamania:| Meritiamo di più
Ogni volta che la Fiorentina delude a livello di risultati e soprattutto di gioco - dopo un paio di prestazioni sufficienti magari con grandi squadre che ti concedono maggiori spazi -, contro formazioni che vengono al 'Franchi' solo a difendersi, mi viene da pensare a quella frase della canzone 'Bugiardo' di Fabri Fibra che fa 'Non avrai creduto a tutto, era tutto finto'. Sì, perché chi fin dalla scorsa estate sapeva che la società non aveva rinforzato la squadra ma solo mantenuto un gruppo di giocatori in fase calante negli ultimi sei mesi della scorsa stagione, e soprattutto conosceva la scarsa dimestichezza di Mihajlovic con le panchine di serie A, abbinata alle sessioni di mercato fallimentari di Corvino, si aspettava che questo sarebbe stato un campionato anonimo. Senza un gioco, senza un singolo acquisto da un anno e mezzo che sia diventato titolare (a parte Behrami), e senza una società presente e vigile tutti i giorni sulle cose di casa Fiorentina, l'andamento lento del gruppo gigliato era facilmente pronosticabile.
A destabilizzare l'ambiente la scorsa settimana aveva contribuito anche una statistica pubblicata da un noto quotidiano fiorentino, che paragonava la scorsa stagione di Prandelli a quella attuale di Sinisa Mihajlovic. Non so dove eravate voi, ma io ricordo bene che esattamente 360 giorni fa tornavo da Monaco di Baviera dopo l'andata di un preliminare di Champions League, e che oggi vedo la mia squadra giocare novanta minuti di 'nulla assoluto' contro una delle squadre più impoverite tecnicamente dal mercato di gennaio. Si è parlato per tanto tempo di infortunati che dovevano rientrare, e allo stato attuale ci sono praticamente tutti. Si è aspettato come una panacea Mutu, che è in una fase calante della carriera e paga i mesi di inattività. I tredici milioni di euro spesi otto mesi fa sono ormai un caso, visto che Cerci è alla terza tribuna di fila e D'Agostino è stato ufficialmente dichiarato 'incompatibile' con Montolivo, e del resto è alla quinta panchina nelle ultime sei sfide.
Sono curioso di capire con quali numeri certi giornalisti proveranno a far passare l'idea che, in fondo, questa stagione può essere annoverata come positiva, e che le ultime dodici giornate non saranno una semplice agonia. Sono curioso di capire a chi tirerà i sassolini - che a fine stagione ha detto di volersi togliere dalla scarpa - il ds Corvino, che evidentemente ce l'ha con chi dalla scorsa estate gli ricorda (non a torto) che manca sempre un attaccante, visto che Babacar gioca cinque minuti ogni quattro partite, e almeno un terzino sinistro. Non riesco a capire perché solo nel prossimo c.d.a. di maggio la società farà il punto su questa stagione e deciderà cosa fare in futuro, ovvero quando le altre squadre avranno già programmato la prossima annata, ed i migliori giocatori sul mercato avranno già deciso cosa fare. Non voglio pensare al passato, ma oggi ho solo in mente la strategia di chi aveva allontanato un allenatore, facendo credere che tutte le colpe fossero sue, e che oggi si ritrova vertice di un club che non ha un vero futuro sportivo. Oggi non rimane che immedesimarsi con la curva Fiesole, che ieri al novantesimo cantava 'Meritiamo di più'. E' vero, soprattutto maggiore sincerità da chi nell'ultimo anno ha rovinato un progetto sportivo che era in fase ascendente, e a cui non rimane che resettare tutto e ripartire da zero.