Violamania:| Manca solo Passionevic...
Ci hanno provato i collaboratori dei siti, delle tv e delle radio fiorentine dal ritiro viola di Cortina d’Ampezzo a farci appassionare al nuovo ciclo firmato Sinisa Mihajlovic, periodo di apertura alla stagione 2011-2012. Hanno scritto degli addominali del nuovo tecnico, della sua abilità nel battere le punizioni, lo hanno descritto come Robocop e come Mourinho, ne hanno decantato le doti di corridore, visto che ogni giorno si è fatto sei chilometri di corsa dal centro sportivo all’albergo (e chi li fa ogni sera alle Cascine è Superman allora?).
Hanno provato a scrivere pezzi di calcio, ma, quando all’alba della prima settimana, la notizia principale sui siti gigliati era una partita di calcio fra una selezione di giornalisti e lo staff tecnico di Mihajlovic, con tanto di foto, pagelle e reportage, si è capito che cercare notizie che non siano le solite banalità, dalle montagne venete, era impresa impossibile. Il tutto mentre da Firenze c’è chi ha provato a far appassionare al profilo Facebook della moglie di Frey, interessante come un intervento di Signorini Alfonso da ‘Verissimo’.
A svelare le carte ci ha pensato 48 ore fa Pasqual con questa frase: ’Notiamo la freddezza della gente, non solo dalle mancanze qui a Cortina, ma anche dagli abbonati che sono diminuiti, consapevoli che non è solo un problema di crisi economica’. E mentre Corvino disseminava canederli al peperoncino, per convincere da Papa Waigo a Comotto a scegliere una maglia diversa da quella viola, i tentativi di raccontarci Paradise Cortina o Wonderman Mihajlovic sono andati falliti. Così, a parte gli anarco-insurrezionalisti che su siti e per radio raccontano la loro impresa fra banche e viola club nel fare il nuovo abbonamento, e che infamano chi non lo ha ancora fatto, con accuse che vanno dal gobbo, al rosicone, passando per la minaccia piu’ di moda estate 2010: ’Ma vogliamo tornare ai tempi di Vittorio Cecchi Gori?’, il tifo marcato Fiorentina si è prosciugato ogni giorno di piu’, e a rimpolparlo ci proverà la partenza sprint che sicuramente farà la squadra di Mihajlovic, non riuscendo però a togliere quell’aura di incertezza e scarsa affidabilità che ha conquistato i cuori viola da parte della società.
Perché se è vero che nessuno rimpiange l’epoca Cecchi Gori, fatta di spese folli, promesse non mantenute e campioni rivenduti, dopo la promessa di una loro incedibilità, e soprattutto un fallimento che ha costretto i tifosi a ripartire dalla C2 (me compreso, visto che non scordo i pomeriggi a Gubbio e Castel di Sangro), il figlio di Mario, produttore cinematografico sapeva trasmettere passione. Magari follia, ma il 58enne imprenditore cinematografico ha anche fatto sognare. La proprietà dei Della Valle evidentemente non sa che per far crescere una storia d’amore, quella fra loro e Firenze, bisogna mettere passione. Un acquisto difficile quello di Passionevic che, o è spontaneo, o non si compra al mercato di S.Lorenzo a Firenze.
Basterebbe poco, visto che i conti finanziari finalmente sono in attivo, che la squadra è più forte dell’anno scorso (salvo cessioni improvvise sempre da mettere in conto) e che Firenze, proprio con chi gli dà anche l’1% di passione in più, sa ridarne moltiplicata per 100. Ecco perché, da qui alla chiusura del mercato, aspetto ancora due operazioni: l’acquisto da parte dei Della Valle di quella passione che misero al loro avvento a Firenze, ed il ritorno di Andrea Della Valle presidente. Sogno d’estate o illusione di una calda notte in attesa che Robocop Mihajlovic sbarchi a San Piero a Sieve?.