Getty Images
Violamania: ma perché quando vince così Allegri è un grande e invece Italiano è solo fortunato?
- 2
DUE PESI E… - La Fiorentina con il Verona ha sofferto come forse mai aveva fatto durante la stagione. Gli ospiti hanno fallito 3-4 occasioni nitide per passare in vantaggio e, di contro, i viola sono riusciti a capitalizzare al massimo l’unica mezza occasione capitata a Beltran. Minimo sforzo, massimo risultato. Per carità, non stiamo dicendo che esista un modo giusto ed un modo sbagliato per giocare a pallone. Quel che fa specie, è la differenza di trattamento che viene riservato ad un allenatore come Allegri (maestro di questo tipo di partita) dopo vittorie come questa rispetto ad uno come Italiano. Come mai da una parte si elogiano il cinismo ed il carattere e dall’altra, invece, si pone l’attenzione sul gioco non scintillante e sulla byuona sorte? La verità è che la Fiorentina ha riscoperto un’anima più opportunista che le può far comodo eccome in situazioni di emergenza.
DECIMATI – E parliamo di emergenza non a caso. La Fiorentina si è presentata alla partita con i gialloblù con una manciata di ore di preparazione e orfana dei suoi giocatori migliori: Nico Gonzalez, Bonaventura e un Arthur a mezzo servizio. Provate a togliere Calhanoglu, Mkhitaryan e Lautaro all’Inter e vediamo se la qualità del gioco rimane immutata. Discorso valido per tutte le squadre di Serie a. Chiaro che, se la Fiorentina proporrà prestazioni di questo tipo per tutta la parte restante di stagione, andrà poco lontano. Ma se anche in situazioni difficili riesce ad ottenere risultati così pesanti, allora possiamo veramente crede che possa aspirare a traguardi fino a pochi mesi fa impensabili.