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    Violamania: le scelte di Pioli

    Violamania: le scelte di Pioli

    • Leonardo Petri
    Arriva la Roma e la Fiorentina cercherà di colmare il grande divario tecnico che ormai si è creato fra le due squadre. Due anni fa la Fiorentina eliminava la Roma dall'Europa League con tre gol all'Olimpico. Sembrano passati secoli. In questo tempo la Roma ha seguito un progetto tecnico preciso, è arrivata terza e seconda, ha conquistato la Champions League. La Fiorentina l'Europa l'ha persa ed è precipitata anche nelle gerarchie del campionato. Strade diverse, opposte. Sarà anche una sfida fra Pioli e Di Francesco. Il tecnico giallorosso fu la prima scelta viola, addirittura si incontrò a Firenze, a casa di Corvino ma non rimase convinto del progetto tecnico che gli venne sottoposto e preferì declinare, favorendo l'arrivo in viola di Pioli, che invece è subito entrato nelle grazie di Diego Della Valle e del club. Poche pretese, poche parole, nessuna richiesta esosa, basso profilo, insomma il phisique du role per restare a Firenze a lungo. Sul piano tattico sono curioso di vedere se Pioli, che dovrà rinunciare a Laurini, cambierà qualcosa. Difficile possa passare alla difesa a tre, ma rischioso anche proporre da laterale basso Gaspar. Le alternative? O mandare a destra Pezzella (ma è fondamentale in mezzo) o magari riproporre li Sanchez, come in alcune circostanze lo scorso anno. Intanto l'allenamento a porte aperte di mercoledì scorso si è sostanzialmente rivelato un flop. Molti organi di informazione hanno provato a parlare di febbre viola, di passione ritrovata, di bagno di folla. Disinformazione. C'erano 500 tifosi al Franchi, in altri tempi nella settimana del match con la Roma e con la possibilità di vedere la squadra allenarsi ve ne sarebbe ro stati il triplo. Anche questo è il frutto della politica societaria.

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