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    Violamania: la peggior partita dell’anno certifica la crisi della Fiorentina. E Italiano aveva avvertito tutti

    Violamania: la peggior partita dell’anno certifica la crisi della Fiorentina. E Italiano aveva avvertito tutti

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    C’era una Fiorentina spregiudicata, gagliarda, consapevole, tosta. Una capace di vincere con merito a Napoli, battere senza troppi patemi l’Atalanta, ma anche di ben figurare nelle occasioni in cui esce dal campo con 0 punti. E poi c’è una Fiorentina spenta, moscia, che appare in balia delle partite, in poche parole: con la benzina finita. E questa è la Fiorentina che abbiamo visto nell’ultimo mese. Sei partite giocate, zero vittorie nei 90 minuti, 4 reti segnate, 10 quelle subite. Tutti numeri comprensivi anche del tonfo subito dai viola nella partita pirotecnica (solo dal punto di vista del risultato) del Via del Mare. Parliamo della peggior gara giocata dai viola nel corso di questa stagione, contro una squadra che lotta con le unghie e con i denti per non retrocedere.
     
    SPENTI – In pochi si sono salvati nella prestazione vista stasera. Eppure, nonostante un primo tempo in cui il Lecce ha gettato al vento almeno un paio di occasioni nitide, la Fiorentina era riuscita ad acciuffare il risultato grazie al carattere, che poi è ciò che ha salvato capra e cavoli nell’ultimo periodo di flessione dal punto di vista del gioco. È quasi ingeneroso concentrarsi sulle prestazioni dei singoli. Lopez non vale la metà di Arthur, Quarta balla puntualmente quando viene puntato, Nzola è da brividi, e se il portiere è il migliore in campo in una partita in cui la squadra subisce tre reti qualche problemino allora forse c’è. Anzi, stavolta possiamo dirlo senza timore di essere smentiti: la Fiorentina è in crisi.
     
    NESSUNA SOPRESA – Eppure che la Fiorentina fosse in difficoltà non lo si è certo scoperto oggi. E lo stesso Vincenzo Italiano aveva avvertito la dirigenza di come fosse assolutamente necessario intervenire sul mercato per mantenere la bella (oggi decisamente di meno) classifica di qualche settimana fa. Appelli che, come abbiamo avuto modo di raccontare, sono inesorabilmente caduti nel vuoto. Oggi la Fiorentina è sesta, virtualmente decima e con prospettive decisamente poco ottimistiche se non arriverà una svolta. Svolta che però certamente non è arrivata dal mercato. Anche perché ha prevalso la linea del “se siamo quarti un motivo ci sarà”. Magari col senno di poi si poteva ripensare qualcosa nel corso dello scorso mese.

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