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    Violamania: la mano di Davide, il numero 13 e il 31 di Vitor Hugo

    Violamania: la mano di Davide, il numero 13 e il 31 di Vitor Hugo

    • Giacomo Brunetti
    Ha segnato l’uomo che, con Astori, non avrebbe giocato. Prende il suo posto, mancino come lui, con il numero invertito: ‘31’ e non ‘13’. Trentuno, come gli anni del Capitano. E segna il suo primo gol in campionato alle ore 13.00. Era la tredicesima presenza stagionale per Hugo. Una settimana nel segno di un numero: la mano di Davide, tesa dal cielo, ha accarezzato la Fiorentina.

    La partita al termine di giorni terrificanti, impensabile, che ci ha segnati. Al ‘Franchi’ va in scena l’altro atto dell’omaggio ad Astori, dopo i tributi arrivati nel corso dei dolorosi momenti vissuti dalla scorsa domenica, tra messaggi, doni e ricordi. Emozioni forti per un uomo giusto. Firenze si è raccolta dapprima intorno alla tragedia e oggi allo stadio, dove ha riservato un saluto doveroso e stupendo al proprio Capitano. Un prequel, ad anticipare il film, straordinario, maturo e da brividi, prima della pellicola di oggi, fatta di coreografia e voglia di onorare.
    Un applauso a tutti, mancano  le parole dopo giornate sconvolgenti. Ai viola, agli altri colori, a chiunque abbia rivolto un pensiero a questo orribile avvenimento. È stata l’unione del calcio, ci ha riportato sulla Terra facendoci accorgere che tutto è umano. Arduo raccogliere le emozioni in poche frasi. È bastato – purtroppo – vivere questi intensi momenti.

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