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    Violamania: la gioia di aver demolito l'Atalanta. Il rammarico di non aver chiuso la qualificazione

    Violamania: la gioia di aver demolito l'Atalanta. Il rammarico di non aver chiuso la qualificazione

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    Probabilmente non ha più neppure senso chiedersi come possa la Fiorentina alternare prove come le recenti di Torino ed Empoli ad altre come quella di ieri sera. I viola hanno letteralmente annichilito la stessa squadra che giusto qualche giorno fa passeggiava in casa del Napoli campione d'Italia. La Fiorentina ha giocato una gara al limite della perfezione vincendo là dove l'Atalanta, sulla carta, ha il suo grande punto di forza: a centrocampo. Mandragora ha portato a spasso 90 minuti Koopmeiners; Pasalic e De Roon non sono mai riusciti a dar fastidio a Bonaventura e Beltran, che hanno giocato una partita di altissima qualità. Come detto, la Fiorentina ha dominato in lungo e in largo in una partita considerata al limite del proibitivo alla vigilia e facendo un passo in avanti verso la finale di Coppa Italia, che sarebbe la seconda consecutiva.

    OK MA... - Una gioia immensa quella di Firenze che si è goduta una serata davvero da sogno contro un'Atalanta che, nel corso degli anni è riuscita a rifilare scoppole un po' a tutti in giro per l'Italia ma che ritrova nella Fiorentina un avversario decisamente ostico. E poi vincere contro Gasperini, sebbene fosse squalificato, per il popolo gigliato ha sempre un sapore tutto speciale. Eppure, dopo una partita di questo tipo, la Fiorentina si porta anche a casa un piccolo bagaglio di rimpianti.

    TUTTO APERTO - Una gara tatticamente e tecnicamente ottima giocata dalla Fiorentina che, però, ha mostrato ancora qualche limite per quello che riguarda la freddezza sotto porta. E in una sfida con tante occasioni da gol, Mandragora ha dovuto pescare il jolly per vincerla e la Fiorentina si presenta a Bergamo con una sola rete di vantaggio nonostante il campo avesse nettamente favorito Bonaventura e soci. Ci mancherebbe, oggi non c'è da piangersi addosso, ma ci si augura che la gara di ieri non diventi un rimpianto il 24 aprile nel match di ritorno. Intanto qualche passettino in avanti, però, è stato fatto. 

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