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    Violamania: la Fiorentina piega in Twente e vede i gironi di Conference. Salgono in cattedra Sottil e Amrabat. Cabral risponde a Jovic

    Violamania: la Fiorentina piega in Twente e vede i gironi di Conference. Salgono in cattedra Sottil e Amrabat. Cabral risponde a Jovic

    • Mattia Sorbetti
    A cinque anni dall’ultima volta ieri sera la Fiorentina è tornata a giocare in Europa, e con il 2-1 sul Twente ha messo in discesa il discorso qualificazione. Il risultato finale non ipoteca il passaggio ai gironi di Conference League, ma da la possibilità ai viola di avere in pugno il proprio destino: la prossima settimana in Olanda la “truppa” di Vincenzo Italiano avrà a disposizione due risultati su 3, oltre ad potersi permettere di perdere con una rete di scarto portando poi la sfida ai supplementari. Il tecnico è stato molto bravo ad educare i suoi giocatori, che sono poi scesi in campo a mille all’ora: l’appoccio alla gara dei viola è uno dei migliori di sempre e, sommato ai palesi limiti difensivi degli olandesi, ha messo in discesa la gara.
     
    DIFESA SFORTUNATA - Come spesso accade la Fiorentina concede pochissimo e prende gol. Fino alla rete di Cerny il Twente non aveva mai tirato nello specchio difeso da Terracciano eppure, alla prima occasione, sono riusciti ad andare subito a segno. L’attacco degli olandesi ha infatti messo poche volte in difficoltà la retroguardia viola. Milenkovic e Nastasic non hanno faticato nell’annullare Van Wolfswinkel, Venuti non ha demeritato sulla destra, Biraghi è stato una furia in fase di spinta. Rimane l’episodio del gol ospite: Biraghi e Nastasic hanno dormito in occasione del gol, macchiando così l’ottima partita fatta da entrambi fino a quel momento.
     
    CENTROCAMPO IN FASE DI COSTRUZIONE - Dimostra di essere in crescita Amrabat, tutto un altro tipo di giocatore rispetto a quello visto domenica contro la Cremonese. Il marocchino è una furia, dimostrandosi in partita dal primo minuto: tempestivo nel recuperare il pallone e subito pronto a far ripartire le azioni. Col passare delle partite il centrocampista sta alzando il livello delle sue prestazioni, diventando sempre più prezioso come scudo davanti alla difesa. Il forfait all’ultimo minuto di Bonaventura, che probabilmente sarà out anche contro l’Empoli, ha costretto Italiano a schierare un Duncan a mezzo servizio: il nigeriano non ha comunque demeritato, ma non avendo ancora i 90 minuti nelle gambe è stato costretto ad uscire a metà ripresa. Deve far di più Maleh che nonostante la buona prestazione in futuro dovrà rendersi più pericoloso rispetto a quanto fatto ieri.
     
    ATTACCO OK – Le note più liete della serata arrivano sicuramente dall’attacco. Sottil, anche se siamo soltanto alla seconda partita ufficiale, si dimostra tutt’altro giocatore rispetto a quello della scorsa stagione. Adesso è altruista, sempre nel vivo dell’azione e finalmente decisivo: l’esterno è protagonista entrambe i gol dei viola. E’ ancora presto per dirlo ma sembra che la benedizione di Pradè, ricevuta poche settimane fa durante il ritiro estivo, stia avendo gli effetti sperati. Bene anche Nico Gonzalez, al suo ritorno dal primo minuto: l’argentino dimostra freddezza in occasione del vantaggio, rivelandosi poi una spina nel fianco del Twente per tutto il resto della partita. Italiano gongola anche per la situazione centravanti: Jovic è Cabral si alternano alla perfezione. Gioca il serbo, segna. Gioca il brasiliano, segna pure lui. Ed entrambi ancora non sono certo al massimo della forma fisica. Menzione speciale per Ikonè, che adesso è chiamato a una svolta per non scivolare in fondo alle gerarchie del tecnico: anche ieri il francese è entrato male e tutti lo hanno notato, adesso serve un cambio di registro altrimenti la sua avventura in viola rischia di finire anzitempo.


     

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