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    Violamania: La Fiorentina dice addio al sogno Coppa Italia: Italiano ha qualche colpa, ma Dragowski spiana la strada alla Juve. Ora testa al campionato

    Violamania: La Fiorentina dice addio al sogno Coppa Italia: Italiano ha qualche colpa, ma Dragowski spiana la strada alla Juve. Ora testa al campionato

    • Mattia Sorbetti
    La Juventus vince 2-0, accedendo quindi alla finale di Coppa Italia in programma il prossimo 11 Maggio, e alla Fiorentina rimangono le briciole di averci provato fino in fondo. La realtà dei fatti è che, come ripetuto più volte nel dopo partita da Italiano, il discorso qualificazione era già stato compromesso con il risultato dell’andata. L’autogol nel finale di Venuti è stato pesantissimo nella preparazione della sfida di ieri sera: un pareggio a reti involate al Franchi avrebbe permesso ai viola di arrivare a Torino con due risultati a disposizione su tre, tutta un’altra situazione rispetto a quella di ieri. Nonostante l’assenza dell’ultimo minuto di Milenkovic la Fiorentina ci ha provato sin dal fischio d’inizio, dando dimostrazione di essere cresciuta sia dal punto di vista tecnico che mentale. Chiaramente nefasta  la scelta di Italiano di mandare in campo Dragowski dal primo minuto al posto di Terracciano: il portiere polacco, mandato in campo in una partita cosi importante dopo tante settimane di panchina, ha deciso la sfida con la sua uscita a farfalle in occasione del vantaggio di Bernardeschi. Chiaramente come già anticipato il discorso qualificazione era già complicato in partenza, se poi ce lo complichiamo da soli in questo modo. Vien da piangere se si pensa anche all’autogol di Venuti che fisso il risultato dell’andata. In pratica su tre reti totali messe a segno dai bianconeri, due glieli abbiamo regalati. Un risultato amaro che però non deve fermare la rincorsa della Fiorentina ad una qualificazione alle coppe europee: la squadra di Italiano adesso ha 6 finali per regalare un sogno ai propri tifosi. Vietato mollare!
     
    I MIGLIORI – Continua a ben figurare Igor. Ieri sera si ritrovava a dover marcare Dusan Vlahovic e, nonostante qualche piccola sbavatura nel primo tempo, anche stavolta è riuscito a dare tranquillità al reparto difensivo viola. Anche con al suo fianco Martinez Quarta, mandato in campo al posto di Milenkovic, il brasiliano ha dimostrato i progressi fatti nell’ultima stagione: sia in marcatura che in fase di impostazione il classe ’98 è tutto un altro giocatore rispetto a quello della passata stagione. Tra i più propositivi vorrei segnalare anche Cabral. L’altro brasiliano viola si trovava a dover fare la guerra contro una delle coppie di centrali difensivi più forti del mondo e, nonostante non sia andato a segno, è stato protagonista di una buona partita. Seguito a uomo De Ligt il numero 9 viola ha retto botta in ogni duello, ripagando sufficientemente la fiducia data a lui dal tecnico viola. 
     
    I PEGGIORI – Se la Fiorentina nel primo tempo non ha mai rischiato di segnare è anche colpa di chi in questa squadra dovrebbe dare fantasia al gioco offensivo.  Il trio Saponara-Gonzalez-Ikonè è risultato negativamente decisivo: investiti del ruolo di creare superiorità numerica i tre hanno giocato oggettivamente sottotono. Gli strappi dell’argentino, le sfuriate del francese e le magie del fantasista ex Spezia ieri sera non ci sono state. Nonostante un predominio a livello di possesso palla, la Fiorentina ieri sera è sembrata sparare a salve: sono pochissime le occasioni create dai viola nei 90 minuti dell’Allianz. Dopo tutto questo occorre parlare anche delle scelte di Italiano. Difficilmente questa stagione mi sono permesso di giudicare quanto deciso dal tecnico, ma la formazione di ieri grida quasi allo scandalo. Gestisce bene l’assenza last minute di Milenkovic schierando Martinez Quarta, meno chiara sembra la scelta di Dragowski: dopo averlo relegato in panchina per le sue lacune con il pallone tra i piedi, tenendo conto che 99 su 100 il polacco a giugno lascerà Firenze, perché mandarlo in campo in un’importante sfida come quella di ieri?
     
     
     
     

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