Getty Images
Violamania: la Fiorentina demolisce il Milan nella notte di Astori. E adesso la zona Europa è lì
ORCHESTRA - Un’esibizione al limite della perfezione che ha tante facce: quella di Igor, muro invalicabile contro cui i rossoneri si sono puntualmente schiantati, quella della piovra Amrabat, ma anche quella di uno Jovic gagliardo e in cerca di riscatto. La verità è che ieri la Fiorentina ha funzionato tutta, come confermato da Pioli che, nel post gara, non ha avuto problemi ad ammettere la sconfitta. Lo stesso Pioli che sempre nel post partita si è emozionato ripensando a quel maledetto giorno di 5 anni fa che ha segnato e segnerà per sempre le strade del tecnico e quella della Fiorentina. E a Firenze piace pensare che, nei 3 punti conquistati ieri, ci sia anche lo zampino del compianto e indimenticato Davide.
RIALZARE LA TESTA - Emozioni che hanno caratterizzato tutta la serata, a cominciare dalla coreografia che la Fiesole ha voluto dedicare ad Astori, fino ad arrivare alla standing ovation che ha coinvolto tutto il Franchi al minuto 13. Emozioni sì, ma anche concretezza. Perché la Fiorentina dopo il colpaccio contro il Diavolo che fa seguito al trionfo sul Verona si trova in mano con un bottino di punti niente male, se pensiamo alle premesse di qualche settimana fa. I viola si trovano in questo momento a -4 dal settimo posto in campionato occupato dalla Juventus, non male se pensiamo che prima del match al Bentegodi qualcuno paventava anche lo spettro retrocessione.
DA SOGNO - Insomma, Firenze e la Fiorentina si sono regalate una serata da sogno che permette alla piazza di rialzare la testa e di ricominciare a sognare. Il percorso in campionato non è ancora soddisfacente, ma la squadra vista ieri ha tutte le carte in regola per rimettere le cose a posto. Senza scordare, ovviamente, le coppe. Ma sempre nel segno di Davide. Che da lassù magari ieri il suo zampino ce l’ha voluto mettere.