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    Violamania: l'avversario più facile nel momento più adatto. E ora provate a fermare questa Fiorentina

    Violamania: l'avversario più facile nel momento più adatto. E ora provate a fermare questa Fiorentina

    • Federico Targetti
    Qualcuno aveva dubbi? Qualcuno pensava davvero che la Salernitana potesse rappresentare un'insidia per la Fiorentina, a maggior ragione in casa? Solo Inter e Napoli hanno espugnato il Franchi fino ad ora; guarda caso, le due squadre che, insieme ad Atalanta e Milan sono sulla carta più forti dei viola in questo momento. Non era verosimile che il fanalino di coda strappasse punti a una squadra che in casa ha segnato 17 gol nelle ultime 5 partite. Eppure in città c'era un po' di apprensione, dovuta alle due sconfitte con Empoli e Venezia, le altre due provenienti dalla Serie B. Però l'Empoli sta facendo un buon campionato, e a Venezia si sono fermate anche la Roma (sconfitta) e  la Juventus ieri. Grazie al pareggio dei lagunari, adesso i viola sono quinti in solitaria con tre vittorie di fila alle spalle, quattro nelle ultime cinque partite.

    AL PICCOLO TROTTO -
    Un po' per merito della Salernitana che ci ha provato finché ha potuto a tener viva la partita, con una disposizione in campo azzeccata e i lampi di un ispirato Ribery. Un po' perché  Gonzalez a sinistra rende molto meno che a destra (Italiano lo sa, lui a quanto pare non se ne rende conto) e perché Duncan non ha la stessa verve di Maleh in fase offensiva. Fatto sta che il primo tempo ha visto una Fiorentina placida, quasi pigra nel cercare la via del gol, consapevole di poterla trovare in un attimo spingendo appena il pedale dell'acceleratore, a destra. Detto fatto, Bonaventura ribatte in rete con una trivela dopo respinta su cross di Callejon. Vlahovic, toccato duro, zoppica un po', ma è un'occasione troppo ghiotta per rimanere in odore di record, e il punteggio è già sbloccato: basta aspettare un po'. In questo momento, l'attaccante serbo segnerebbe anche bendato, figuriamoci con un portiere che per qualche motivo non interviene e con una difesa che lo lascia solo in area. Doppietta, fanno 15 in campionato e 32 nell'anno solare. Interrompere a metà un'opera del genere sarebbe non un peccato, ma un'eresia. E pazienza se ci si rimette una manciata di milioni: un risultato sportivo, nella fattispecie una qualificazione europea, vale molto di più.

    NIENTE MALEH -
    Che non è uno scontatissimo gioco di parole, ma è quello che potremmo essere costretti a constatare da gennaio, quando partirà la Coppa d'Africa. Gli altri partenti sono Amrabat (spallucce, fa sempre strano dirlo ma a questa Fiorentina non serve a nulla) e Duncan, che ha dimostrato di essere attento alle esigenze della sua squadra di club oltre a quelle della Nazionale. Invece la partenza di Maleh col Marocco, ora che il ragazzo si è sbloccato, è diventata un problema del quale la società viola dovrà preoccuparsi a breve. Se partissero entrambe le mezzali sinistre, Maleh e Duncan, rimarrebbe solo Castrovilli. Che non sarebbe un brutto ripiego, se non fosse spesso infortunato e quindi spesso non all'altezza dei suoi omologhi quanto a forma fisica e rendimento in campo.

    VIOLA, CHI TI FERMA? - Sassuolo e Verona rimangono sulla strada di Vlahovic e della Fiorentina. Non due difese impenetrabili, innanzitutto. Uno dei numerosissimi record di Ronaldo sembra proprio avere i giorni contati. Ma in generale due squadre che, a differenza della Fiorentina, sono ancora in cerca di continuità. Due vittorie, due pareggi e una sconfitta per i veneti, una vittoria, una sconfitta e tre pareggi per gli emiliani nelle ultime cinque. Ci siamo sbilanciati sull'Europa dopo il 4-3 al Milan, senza specificare quale; se arrivassero altri sei punti nelle ultime due partite del girone d'andata, potremmo fissare definitivamente l'obiettivo stagionale, citando nient'altri che Italiano: mantenere la posizione attuale. Tradotto, il quinto posto. Ulteriormente tradotto, l'Europa League senza passare dai preliminari.

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