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    Violamania: keep calm e tanta voglia di conferme

    Violamania: keep calm e tanta voglia di conferme

    Non così brutta come era apparsa contro la Lazio, né così scintillante come il risultato contro l’Udinese racconterebbe. E’una Fiorentina che migliora la propria classifica ma che ha ampissimi margini di miglioramento quella vista nella prima parte di questo campionato che ancora la vede in graduatoria della serie A fra color che son sospese. Una squadra quella di Montella che, per colpa degli infortuni che l’hanno colpita nella parte conclusiva dell’estate ha dovuto di fatto buttar via, o quasi, il lavoro effettuato durante la preparazione fra le montagne delle Dolomiti e le tournèe, e svolgere nei primi due mesi una sorta di nuovo pre campionato, con il tecnico gigliato alla ricerca della quadratura tecnico-tattica giusta, dovendosi affidare su una linea offensiva con scarsa esperienza, e su nuovi acquisti che erano tutte o quasi incognite.

    Proprio l’allenatore gigliato né è venuto fuori, fra nervosismi dialettici e qualche rotazione non funzionante, nella maniera più indolore possibile, e piano piano finamente la Fiorentina pare aver imboccato la strada giusta. La prestazione di ieri, unita alla solidità dimostrata a Milano contro i rossoneri di Inzaghi, e alle belle prestazioni in Europa League, contro avversarie non ancora di primo rango, dimostrano che Montella ha ancora in mano lo spogliatoio, che il suo staff è riuscito a motivare chi non è un titolarissimo, e dunque pronto all’utilizzo, e soprattutto che gli atleti che frequentano il centro sportivo gigliato hanno ancora fame di vittoria. Non sarà facile arrivare al sogno terzo posto, la concorrenza è agguerrita e la sfortuna non sembra voler abbandonare il sentiero viola ma nessuno in classifica sembra scappare e soprattutto pare giocar meglio di una Fiorentina che da questo punto di vista deve ancora fare il salto di qualità. Però Borja Valero, il vero faro della squadra gigliata sembra stia tornando ad essere quello migliore, Cuadrado, riportato nel suo ruolo, ha offerto assist e qualche lampo, e soprattutto Babacar si sta proiettando sul grande palcoscenico come giocatore che è un po’ di più di una semplice scommessa.

    Prima però di lasciarsi andare a sogni e trionfalismi per un tre a zero contro l’Udinese che si è sciolta dopo la mezz’ora iniziale, giusto proiettarsi con i piedi per terra ai prossimi due esami che, se non decisivi, molto o tutto diranno sulle ambizioni della Fiorentina. La Sampdoria è uscita con le ossa rotto dalla sfida di San Siro contro l’Inter ma fra le mura amiche è test assai probante delle ambizioni dei viola. Uscire indenni dalla sfida a De Silvestri e compagni, soprattutto con miglioramenti ulteriori dal punto di vista della manovra, con crescita magari di qualche seconda linea che potrebbe avere spazio dal 1' (Vargas, Bernardeschi, Richards), sarebbe il segnale migliore che la strada intrapresa è davvero quella giusta. Infatti, in attesa del ritorno imminente di Mario Gomez, Montella deve avere nuove rassicurazioni dalla sua squadra, anche perché poi ci sarà lo scontro diretto per il vertice del girone di Europa League contro il Paok, e soprattutto il big match prima della nuova pausa per gli impegni delle nazionali, contro il Napoli, e fermarsi adesso sarebbe assai deleterio. 

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