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    Violamania: Juve anche peggio del Cukaricki. Zero gioco e perdite di tempo, ma questo aumenta i rimpianti

    Violamania: Juve anche peggio del Cukaricki. Zero gioco e perdite di tempo, ma questo aumenta i rimpianti

    • Filippo Caroli
    Ne son passate tante di squadre quest’anno al Franchi. Alcune anche dal forte sapore esotico direttamente dagli angoli più improbabili del calcio europeo. Squadre che, nonostante una dimensione ed una caratura modeste, sono riuscite a conquistarsi un palcoscenico importante come la Conference League e a guadagnarsi una vetrina prestigiosissima come lo Stadio Artemio Franchi di Firenze. Ne è un esempio il Cukaricki, squadra serba che i viola hanno pescato nel girone e che una manciata di giorni fa era di scena in città. Una squadra, non ce ne vorranno gli amici di Belgrado, tecnicamente inadeguata ad un livello di questo tipo ma che, nonostante l’enorme differenza in termini di valori, è scesa in campo contro la Fiorentina giocandosi al meglio le proprie carte. Il Cukaricki è probabilmente la squadra più modesta che ha calcato il prato dello stadio Franchi negli ultimi anni. Almeno fino a ieri sera. La Juventus seconda in classifica in Serie A è riuscita perfino a far peggio.
     

    IMBARAZZANTI – E questo perché nonostante un risultato finale tennistico, gli amici di Belgrado hanno avuto anche un paio di buone occasioni col risultato fermo sullo zero a zero. Non la Juventus, non la Juventus di campioni del calibro di Chiesa, Bremer e Rabiot, non la Juventus che punta a tornare a vincere il campionato italiano, non la Juventus unica antagonista credibile per l’Inter. La Juventus ha giocato una partita obiettivamente imbarazzante sul piano dello spettacolo. Undici giocatori arroccati dietro la linea del pallone, nessuna idea o intenzione anche solo di provare a manovrare il pallone. La Juve ha trovato i tre punti rinunciando completamente a giocare sfruttando l’unica occasione che le è capitata. Per i restanti 80 minuti Rabiot e compagni si sono limitati a liberare l’area e a sparare il pallone più lontano possibile dall’area di rigore. Se questo si chiama calcio…
     
    QUANTI RIMPIANTI – A rendere ancor più pietoso lo spettacolo ci hanno pensato le incommentabili perdite di tempo iniziate dopo neanche 20 minuti di gioco. Emblematica una rimessa dal fondo nel primo tempo in cui Szczesny si è anche preso il lusso di uscire con calma dal campo per bere dalla bottiglietta alle sue spalle. Tutte questioni che, purtroppo per la piazza gigliata, non fanno che aumentare i rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato. Perché la Fiorentina si trova per la terza volta consecutiva in Serie A a dover fare i conti con una sconfitta senza gol fatti. La domanda sorge spontanea: ma con un attaccante degno di questo nome come sarebbe finita?

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