Violamania: Italiano, il 'vincente' di Commisso. Clausola di riservatezza? Ma se non si parla d’altro…
LA NOVELLA DELLO STENTO – Se la logica è una scienza esatta, allora dobbiamo scendere a patti col fatto che qualcuno sta mentendo, e anche in maniera spudorata. Ma il punto non è questo: chi dice il falso non è il primo e non sarà certo l’ultimo, nel mondo del calcio così come in altri contesti. Di certo, in questo pasticciaccio brutto di Viale Fanti, c’è una cosa, cioè che è stata concordata una clausola di riservatezza, che in teoria dovrebbe impedire di parlare di quanto è successo. Bene, allora per quale motivo non si fa che accusare e controbattere, sottoponendo ambiente e tifosi ad uno stress assolutamente evitabile? Se Gattuso e la Fiorentina hanno voglia di affrontarsi in una schermaglia mediatica, facciano pure, ma lo facciano a viso aperto: via la clausola, e ognuno dica la propria verità. Chi l’ha voluta, chiunque sia, faccia un passo indietro. Se invece clausola deve essere, lo sia davvero, e il fattaccio venga chiuso a doppia mandata in un dimenticatoio. Gennaro Gattuso e la Fiorentina non hanno più niente da spartire, adesso sulla panchina viola siede Vincenzo Italiano, che, dopo il burrascoso addio allo Spezia, con tanto di minacce ricevute, di tutto ha bisogno meno che di altre polemiche.
“VINCENTE” – Già, Italiano. La seconda scelta, il sostituto di Gattuso. Interpellato sul profilo del nuovo allenatore, in quel famoso 14 maggio che ha visto lo sfogo in conferenza contro la stampa, Rocco Commisso ha spiegato che sarebbe sicuramente stato un vincente. Undici giorni dopo, ecco Ringhio, che ha infiammato la piazza per poi mettere tutto a soqquadro ad appena tre settimane di distanza dalla firma. L’approdo del tecnico ex Spezia è stato percepito da molti come un passo indietro a livello di ambizioni, ma, a conti fatti e volendo essere ligi ad uno dei significati figurati della parola, Italiano è più vincente di Gattuso. Affermazione forte. In effetti, Rino un trofeo l’ha vinto: la Coppa Italia con il Napoli nel 2020. Ma la storia recente di Gattuso allenatore ci parla di due qualificazioni alla Champions League fallite con Milan e Napoli e di una Supercoppa Italiana persa contro la Juventus. Tre obiettivi falliti, per essere chiari. Italiano invece ha promosso il Trapani dalla Serie C alla Serie B, promosso lo Spezia dalla B alla A, e salvato gli stessi Aquilotti con una rosa che tutti davano per spacciata in partenza. Tre obiettivi centrati. Allora chi, tra i due, merita di essere chiamato “vincente”? Certo, l’esperienza di uno è superiore a quella dell’altro, e se la Fiorentina ha scelto prima Gattuso un motivo ci sarà stato, ma Italiano ha dimostrato di essere capace di far divertire, se le sue idee vengono supportate. E a Firenze, dopo tre anni di depressione, è questo che i tifosi chiedono.