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    Violamania: Italiano ha ragione, non si può dipendere solo da Vlahovic. Ma lui non lo sa e ne fa 7 lo stesso

    Violamania: Italiano ha ragione, non si può dipendere solo da Vlahovic. Ma lui non lo sa e ne fa 7 lo stesso

    • Federico Targetti
    Nuovo allenatore, nuovo modulo, nuovi movimenti da interpretare dopo due anni che la Fiorentina non ha avuto altro modulo all’infuori del 3-5-2: sarebbe un cambiamento difficile da metabolizzare per chiunque, ma Dusan Vlahovic ci ha messo appena 45 minuti. Quelli in cui è rimasto a secco nella prima amichevole contro i dilettanti dell’Ostermunchen, sbagliando anche diverse occasioni. Cinque giorni dopo, eccolo subentrare a Kokorin nella ripresa contro il C4 Foligno, categoria Promozione: tempo tre minuti, e il serbo aveva già segnato due volte. Alla fine, le reti totali messe a referto sono state sette sulle otto del secondo tempo; l’ottava è stata un’autorete, quindi nessun altro viola è andato in gol.
     
    DIPENDENZA – Italiano ha voluto sottolineare, in conferenza stampa, quanto sia importante che anche gli esterni diano il loro contributo in fase realizzativa: “Non si può dipendere solo dal centravanti, dobbiamo migliorare con Sottil, mentre Saponara e Callejon sentono un po' più la porta. Gli attaccanti sono tre, su questo batterò sicuramente”. Ma questo a Vlahovic non interessa, naturalmente. Lui vive per il gol e, visto che da 8 mesi a questa parte ha capito come si fa, adesso non vuole più smettere. Sottil stesso ha ammesso di dover imparare ad essere più incisivo sotto porta, Saponara sa cosa chiede Italiano fin dai mesi trascorsi insieme nella scorsa stagione a La Spezia e Callejon non ha certo bisogno di farsi insegnare come fare gol. Nico Gonzalez, atteso dopo il ritiro, ha una buona media realizzativa al netto degli infortuni patiti in Germania: probabilmente sarà lui la seconda bocca da fuoco della Fiorentina. Italiano chiede più gol agli esterni.
     
    MEZZALI – Un po’ meglio dal punto di vista dei gol fatti i centrocampisti: Benassi, Duncan e Bonaventura sono tutti e tre a quota due reti in due partite. Il piano “cooperativa del gol” procederebbe bene, se non fosse che Vlahovic è un uragano e, quando è in campo, catalizza ogni azione offensiva. Poco male, l’importante è che la palla finisca in rete. Però l’esempio di Lukaku agli Europei contro l’Italia è calzante: se una coppia di centrali riuscisse ad annullare il numero 9 viola, allora dovrebbero salire in cattedra esterni e appunto mezzali. Lavori in corso.
     
    CONTATTO SUL CONTRATTO – Parallelamente, proseguono le trattative sul rinnovo. Al momento, l’unica minaccia credibile sembra essere il Tottenham nel caso in cui ceda Kane ad un prezzo esorbitante. Sempre che un accordo sul rinnovo non venga raggiunto prima: e ci siamo quasi. Il nodo relativo alla clausola rescissoria dovrebbe sciogliersi sulla cifra di 70 milioni di euro, importante ma non irraggiungibile, mentre durata (2025) e adeguamento (3 milioni l’anno) non sono più un problema da tempo. Una volta pattuito il compenso da versare al procuratore del giocatore, seguiranno stretta di mano e annuncio ufficiale. La partita è tutt’altro che chiusa, ma la Fiorentina la sta giocando al meglio delle sue possibilità, forte del gradimento del giocatore verso l’ipotesi di restare.
     
    CAPOBANDA – Un gradimento aperto, palese: Vlahovic incita i tifosi, chiede consigli a Italiano, scherza coi compagni e parla da vero leader durante gli eventi coi tifosi: “Spero di rivedervi allo stadio, siete davvero importanti per noi. Dopo l'allenamento ho parlato con mister Italiano come tutti i giorni, questa mattina gli ho chiesto di aiutarmi perché ci aspetta un sistema di gioco nuovo ed abbiamo bisogno di capire i movimenti offensivi. Si farà un bel gioco con tanto possesso, il Mister vuole sempre la palla. Io cerco di mettermi a disposizione e di imparare sempre. Spero di poter far bene anche quest'anno. Da quando è uscito il calendario stiamo pensando a come battere la Roma alla prima giornata”. Un giocatore che ha la testa sul mercato di certo non parla così.
     

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