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    Violamania: Italiano esce allo scoperto. Un occhio è anche alla zona retrocessione. E che rimpianto Vicario!

    Violamania: Italiano esce allo scoperto. Un occhio è anche alla zona retrocessione. E che rimpianto Vicario!

    • Filippo Caroli
    Sembra incredibile che la stessa squadra che giusto quattro giorni fa demoliva lo Sporting Braga, una delle pretendenti alla vittoria finale in Conference, possa tornare a soffrire tremendamente contro squadre  che, dati alla mano, sono ben più che alla portata dei viola. E invece rieccoci qua, con i gigliati capaci di passeggiare in Portogallo e in difficoltà fin dal minuto 1 nel derby giocato in casa con l’Empoli. La classica Fiorentina di campionato: possesso palla tenuto per ampi tratti di gara ma con una fatica terrificante a trovare la via del gol. Il dato sui tiri in porta è tragicomico. Ventisette conclusioni di cui solo quattro nello specchio per i gigliati, cinque di cui tre in porta per gli azzurri, che peraltro non hanno trovato il raddoppio per un fuorigioco millimetrico. Numeri incontrovertibili che certificano una volta in più (se mai qualcuno non l’avesse capito) il difetto cronico di questa Fiorentina: nessuno la butta dentro.
     
    IL PIATTO PIANGE - Arthur Cabral ha tirato fuori la Fiorentina da una situazione che rischiava di diventare rovente, se già non lo è. Perché la classifica pesa come un macigno per la Fiorentina. I viola hanno infatti conquistato 25 punti in 23 giornate, ben 11 in meno rispetto allo scorso anno, gli stessi, invece, in riferimento alla sciagurata stagione targata Iachini-Prandelli. Un bottino che non può soddisfare nessuno. E infatti a Firenze si inizia a sentire aria di una flebile contestazione. Italiano, stavolta, non si è nascosto e nel finale di gara ha ammesso: “In questo momento non meritiamo questa classifica ma dobbiamo accelerare, la guardiamo sotto e sopra e per questo siamo arrabbiati”. Il fatto che il prossimo appuntamento col Verona sia quasi uno scontro diretto spiega tutto: la stagione Viola, almeno in campionato, è ad oggi un fallimento su tutti i fronti.
     
    RIMPIANTI - E fra le tante valutazioni interne che la Fiorentina deve fare ce n’è una che riguarda il mercato e che ha evidenziato proprio il derby di ieri. Perché la Fiorentina quest’estate di profili per un nuovo portiere che avrebbe, almeno sulla carta, dovuto insidiare Terracciano ne ha seguiti diversi. E i Viola avevano praticamente chiuso proprio per Guglielmo Vicario, salvo virare poi su Pierluigi Gollini, portiere visto col contagocce e spedito a Napoli alla prima occasione utile. Per Vicario, si parlava di una cifra poco superiore ai 10 milioni. Ieri il classe ’96 ha salvato il risultato con l’ennesimo miracolo allo scadere sul punteggio di 1-1. Dall’altra parte, Terracciano si è fatto bucare le mani dal tiro non irresistibile di Cambiaghi sul vantaggio ospite. E la differenza, purtroppo per i Viola, sta anche qui. E oggi Vicario vale ben più di quella decina di milioni chiesta quest’estate.
     

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