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    Violamania: Italiano come Mourinho, senza lo sfogo. Schierando le seconde linee, ha dimostrato che servono rinforzi

    Violamania: Italiano come Mourinho, senza lo sfogo. Schierando le seconde linee, ha dimostrato che servono rinforzi

    • Federico Targetti
    Il Benevento non è il Bodo, la Coppa Italia non è la Conference League, e soprattutto Italiano non è Mourinho; ma il messaggio che passa dalla soffertissima vittoria della Fiorentina sul Benevento ieri sera è lo stesso sbandierato dallo Special One dopo la disfatta nella fredda Norvegia. Le riserve della Fiorentina non sono all’altezza dei titolari, serve qualche rinforzo per continuare a inseguire certi obiettivi e, come dichiarato dall’allenatore, mantenere la posizione attuale in classifica.
     
    COSA NON VA – Terzic ha i piedi buoni e una discreta gamba, ma non difende come Biraghi: il che è tutto dire, visto che la difesa non è mai stata il punto forte del capitano. Amrabat non può assolutamente giocare al posto di Torreira, in generale non può giocare da centrale in un centrocampo a tre, e ora che Pulgar si è fatto di nuovo male servirebbe un’alternativa in più in quel ruolo, anche lasciando partire il marocchino in prestito. Dulcis, in realtà non molto dulcis, in fundo, Kokorin non è credibile, come vice Vlahovic e come attaccante di Serie A. Un’occasione gestita male e una quantità industriale di duelli persi rovinando a terra come un fuscello. L’obiettivo era metterlo in mostra? Lo hanno visto tutti, ma purtroppo questo non farà che allontanare chiunque fosse un minimo incuriosito. Che sia Mayoral, Martinez o Caicedo, serve un attaccante da mettere dietro al capocannoniere della Serie A.
     
    COSA VA – LA Fiorentina ha la porta, inteso come reparto, più forte del campionato. Chiunque difenda i pali tira fuori prestazioni super, anche Rosati ieri è stato da applausi in almeno quattro occasioni. C’è da chiedersi come mai abbia dovuto brillare così tanto, ma alla fine l’uomo spogliatoio viola merita anche questo momento di gloria. Sottil, invece, non è proprio una riserva, gioca spesso con le rotazioni, ma rischia di perdere terreno con l’arrivo imminente e probabilissimo di Ikoné a gennaio. Ieri il figlio d’arte ha confermato il suo buon periodo di forma con un gol, risultato poi decisivo, e tanti ottimi spunti sulla sinistra. Teoricamente, Italiano vede meglio Gonzalez a destra, e lo stesso Ikoné gioca a piede invertito, quindi questo forse potrebbe giocare a favore di Sottil in futuro. Nel dubbio, meglio continuare a giocare così.
     
    SOTTO A CHI TOCCA – Gennaio riserverà il Napoli negli ottavi di finale. Il momento migliore per affrontarlo sarebbe adesso, ma passeranno delle settimane e Spalletti recupererà alcuni titolari. Occorrerà anche capire se la Coppa d’Africa si disputerà o meno, perché un conto è affrontare Koulibaly, Anguissa e Osimhen, e un conto altri. Tutte valutazioni da fare quando sarà il momento, ma che vengono spontanee una volta archiviata la pratica Benevento. Da avversario campano ad avversario campano, la Coppa Italia è e deve rimanere un obiettivo, se non altro per la sua natura di torneo a eliminazione diretta, in cui tutto può succedere. Sopravanzare il Napoli in campionato, infatti, è al momento impossibile. In un turno ad eliminazione diretta, invece…
     

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