Getty Images
Violamania: invito ad Andrea Della Valle
Insomma per un week-end Andrea Della Valle ha fatto il presidente vero, e non solo nominativo, con quell’espressione patron che poco gli si addice perché lui ha capacità e potere di azione per essere il vero numero uno della Fiorentina. Si, perché l’imprenditore leader mondiale nel settore calzaturiero con il marchio Tod’s ha fatto il padrone, e bene ha sussurrato davanti alla stampa che lo ha atteso fuori dal centro sportivo venerdì scorso: “Quando arrivo io risolvo i problemi”. Perché quando c’è chi rappresenta la proprietà, gli altri sono sugli attenti e nessuno sgarra, e non è un caso che non solo Borja Valero e compagni abbiano giocato davanti ai suoi occhi ieri una delle migliori gare della stagione ma che l’azione decisiva del classe ’65 di Sant’Elpidio a Mare abbia permesso di risolvere diverse questioni: trattative in entrata ed uscita, rinnovi di contratto e soprattutto futuro per un’impiantistica migliore del club. Se errori e fraintendimenti sono accaduti è perché la famiglia è stata assente fisicamente all’ombra del Duomo del Brunelleschi, o è stata mal rappresentata, perché quando il genitore non c’è, la creatura viola sbanda, si perde, fa confusione. E’inevitabile.
E allora caro presidente Andrea Della Valle l’invito è a vivere il più possibile Firenze e la sua Fiorentina dal vivo, come ha fatto da venerdì a domenica scorsa, senza avere altri rappresentanti della proprietà a fare da filtro, che male si sposano con l’anima romantica del suo club e dei tifosi come lei. Caro presidente ha sbagliato ed allo stesso tempo imparato tanto, molto, da questi dodici anni al timone della sua azienda calcistica, ma ci ha messo non solo tanti soldi, che hanno reso il suo club comunque uno dei più sani e virtuosi non solo del pallone italiano bensì della realtà europea nel suo complesso,e lo ha fatto sempre con passione e determinazione. Ecco perché è importante che, nel rispetto del suo impegno nelle altre sue imprese, stia sempre più vicino a quelle maglie viola, e, continui a frequentare sempre più spesso il centro sportivo e la sede in viale Fanti, riprendendo quando può anche ad andare in trasferta per seguire Pasqual e compagni. La sua capacità di unire e riaccendere la Fiorentina deve dimostrarsi nel giorno dopo giorno, e non nel saltuario passaggio per la zona del Franchi. Il calcio dimostra che vince ed ottiene risultati chi sta sul pezzo e non si distrae mai, perché il mondo del pallone è subdolo, ingannevole, e ci si approfitta sempre di chi abbassa la guardia. Se vuole bene alla sua creatura calcistica come fosse un altro figlio, visto il cuore 100% viola che mette nel seguire le partite e nell’essere decisivo quando è sotto il cielo di Firenze, elimini interlocutori della sua straordinaria famiglia e stia sicuro che si creeranno sempre meno equivoci ed anche la città, pure quella più critica, oltre che la sua squadra, viaggeranno più sereni, compatti e determinati che mai.