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    Violamania: Ilicic vada a lezione da Robbiati

    Violamania: Ilicic vada a lezione da Robbiati

    La sconfitta casalinga contro la Lazio ha riportato a Firenze tanti cattivi pensieri che, sembravano poter essere definitivamente scacciati dalla bella e rotonda vittoria interna contro l’Inter, prima della sosta degli impegni delle nazionali di inizio ottobre. In queste ore il mondo viola è sommerso da tanti dubbi: Montella ha ancora in mano la squadra? Ha capito come far giocare la rosa a sua disposizione? Gode della fiducia della proprietà? Come mai tanti elementi acquistati la scorsa estate non stanno rendendo? Perché il patron Andrea Della Valle ha voluto apertamente richiamare alcuni calciatori del suo club a maggior impegno, visto che a suo avviso sono troppo concentrati sui rinnovi di contratto? Quando torna Mario Gomez? Perché c’è differenza fra i tempi tecnici comunicati di certi infortunati e poi gli effettivi recuperi di questi?

    Nessuna domanda, come si nota bene, che ponga l’accento e l’attenzione sulla sfida che fra poche ore vedrà impegnati Pasqual e compagni in Grecia per il terzo impegno del girone K di Europa League. Ed invece proprio la prossima gara in campo continentale può, se non essere la panacea di tutti i mali di casa Fiorentina, la buona medicina per evitare processi inutili e sterili in questo periodo della stagione. I problemi nel club gigliato ci sono, evidenti ed innegabili, frutto di una programmazione che, viaggia a strappi, e di una comunicazione diciamo fantasiosa, per non dire scarsamente organizzata. Per dare una svolta decisa in chiave futura servirebbe l’intervento diretto e deciso della proprietà, ovvero la famiglia Della Valle, che deve assumersi delle responsabilità, valutare errori e soluzioni, e prendere provvedimenti immediati: dal futuro di alcuni dirigenti,e, a quello di taluni calciatori in sospeso, perché la sensazione netta, ad oggi, è che si sia al termine di un ciclo tecnico-sportivo, e non se ne voglia trarre le conseguenze, con un rimandare tutto a tempi migliori (?).

    Nel frattempo è giusto tornare a concentrarsi sul mero campo, che è sempre quello che parla ed allora è giusto chiedere a Vincenzo Montella di scuotere i suoi uomini, apparsi forse ancora assonnati dalla sveglia anticipata di domenica scorsa per il lunch match e, provare a fare scelte magari drastiche e soprattutto far approcciare meglio la sua squadra alle partite, visto che, Inter a parte, questo è il grave difetto riscontrato nella Fiorentina dei primi due mesi. Chi dovrà piu’ degli altri stare sul pezzo è un giocatore finito nel mirino di critica e tifosi, e che per qualcuno ha finito ormai le chance con la casacca viola: Josip Ilicic. 

    Lo sloveno ex Maribor non ha mai fallito quest’anno quando è sceso in campo dal 1’ in Europa League ma ha dimostrato troppa indolenza e scarsa incisività quando entra a gara in corso. Il consiglio da dare al classe ’88 di Predjedor è di fare una visitina nella casa a Firenze di tale Anselmo Robbiati. Quest’ultimo, pur non essendo un campione, è rimasto nella memoria di tutti i cuori viola, per la sua capacità da sostituto, di incidere sempre con gol, assist e giocate preziose, soprattutto nell’annata ’96-’97, chiusa con numeri da doppia cifra.
    Si faccia raccontare da Sant’Anselmo da Lecco, come è stato soprannominato da stampa cittadina e curva Fiesole, come si può entrare nel mito, pur non essendo dei fenomeni e soprattutto in ogni partita titolari. La genuinità di Robbiati non potrebbe che far bene ad un Ilicic che, per quanto è stato pagato, Montella non può ancora accantonare. Robbiati stesso, c’è da essere certi, spiegherebbe un concetto fondamentale al numero 72 gigliato: come basti giocare con cuore ed orgoglio nell’indossare la casacca viola, per rimanere a Firenze immortali per sempre. 

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