Getty Images
Violamania: la doppia impresa di Iachini, schianta il Napoli e fa rinascere Chiesa
IACHINI - L’allenatore ex Empoli, arrivato tra i brusii, non si presenta certo come uno Spalletti o un Blanc, che hanno appeal internazionale e bacheche illustri, ma ha la caratteristica che più di tutte i fiorentini prediligono, la voglia di non mollare mai, che è quello che serviva alla viola in questo momento. Una squadra lenta e compassata si è trasformata in un gruppo di guerrieri, che magari non saranno sempre belli da vedere, ma sempre pronti a lottare su ogni pallone fino alla fine. Rimane quasi un sogno pensare che la Fiorentina possa agguantare le zone più nobili della classifica, ma il girone di ritorno, da vivere con la testa sgombra, può regalare qualche sorpresa.
CHIESA - L’emblema della rinascita della Fiorentina, porta il volto del suo giocatore più rappresentativo, Federico Chiesa. Il numero 25, che ha vissuto una prima parte di stagione molto complicata, culminata con il rifiuto di entrare in campo a Verona detto a Montella per un problemino fisico, sembra un’altra persona. Dopo aver rinunciato alle vacanze per prepararsi al meglio per il girone di ritorno, lo abbiamo visto protagonista di corse di 40 metri, solo per abbracciare il compagno che aveva segnato, nonostante lui fosse in panchina, e ieri dopo la sostituzione, si è aggiunto a Mister Iachini, saltando come un grillo, per dare consigli ai compagni in campo. Finalmente, poi, è diventato decisivo in partita, con un gol e una prestazione maiuscola, lasciando da parte, almeno per un po’, le sirene bianconere che suonano nelle sue orecchie da ormai troppo tempo.