Non bastavano le quattro rimonte consecutive patite e i problemi che le hanno scaturite: la sosta per le Nazionali ha regalato anche l'infortunio dell'uomo che stava reggendo la squadra, il capitano German Pezzella. La difesa - la seconda meno battuta del campionato a pari merito con quella dell'Inter - era un nucleo su cui la Fiorentina stava fondando il vivacchiamento in classifica. Quattro punti in meno sulla carta - i pareggi con Cagliari e Frosinone - e sulle spalle un elenco abbastanza denso e vistoso di punti riguardanti problematiche varie.

Il mister si è fatto sentire nel dopogara dello 'Stirpe', rivoltando la squadra: "È stato un momento di riflessione - ha raccontato Marco Benassi - perché quando una situazione si ripete per quattro volte è obbligatorio fermarsi. Ci ha detto che non possiamo commettere sempre gli stessi errori. Abbiamo reagito in modo maturo, ci siamo confrontati anche durante il viaggio". Un punto e si riparte. Adesso il Bologna, poi la Juventus. Al rientro, servirà una Viola totalmente diversa. Che sembra un miraggio, ma sicuramente tornerà.
La formazione che Pioli vuole "spumeggiante", in questo momento annaspa. Benassi ha raccontato di aver parlato con Simeone e Pjaca, due degli indiziati - e condannati dai numeri - per la crisi. L'argentino è uno dei più forti mentalmente e deve solamente ritrovare la tranquillità, mentre il croato era triste dopo l'errore sul gol di Florenzi - doveva marcarlo lui - e con una pacca sulla spalla Marco gli ha detto: "Tu gioca libero, punta l'uomo e se perdi il pallone ci pensiamo noi". Parole fraterne che dovranno suonare la sveglia, per far uscire Pjaca da un momento negativo sublimato dalla retrocessione della Croazia nella Serie B di Nations League.