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    Violamania: Halloween-day, tutti i mostri della Fiorentina

    Violamania: Halloween-day, tutti i mostri della Fiorentina

    • Giacomo Brunetti
    Il giorno delle streghe è arrivato e, sui social, i calciatori hanno già iniziato a celebrarlo. Con Halloween vengono fuori le maschere, la Fiorentina invece i propri mostri ha iniziato a conoscerli da qualche partita. Specialmente dalla sconfitta contro la Lazio, dove il risultato ha condannato la formazione di Pioli, ma anche in alcune vittorie precedenti si erano palesati tutti i limiti che attanagliano la compagine gigliata.

    In primis, il mal d'attacco. La sterilità del reparto offensivo è lampante: Simeone non segna dal 19 settembre contro la Sampdoria, da Pjaca ci si aspettano giocate che, salvo nella sfida con la SPAL, non si sono viste. L'intesa manca, così come la freddezza in fase di realizzazione. Tra i mostri più preoccupanti, però, c'è la scarsa vena nei movimenti e nelle idee là davanti: dopo un avvio spumeggiante, proprio come lo voleva il tecnico, i viola si sono arenati dietro a una forma preoccupante in zona gol, senza riuscire a contenere gli avversari nelle volte in cui erano passati in vantaggio.

    I mostri, però, non sono solo in attacco. Gerson, per esempio, che fine ha fatto? Il brasiliano che era venuto a Firenze per il rilancio, tra gli artefici dell'inizio sprint, è scomparso dietro a prestazioni anonime ricordate dal tabellino esclusivamente a causa dei cartellini gialli. Lafont ha dato segnali di ripresa a Torino, nonostante l'autogol, e i fasti estivi potrebbero lentamente ritornare in auge. E la difesa, poi, ultimamente concede un po' troppo, sebbene rimanga un reparto che, in alcune gare, ha sfiorato la perfezione. Da domani è tempo di togliersi la maschera... e i problemi.

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