Violamania: Gudmundsson oggi è un caso. Ma Pradè con chi ce l'aveva?
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Dov'è finita la squadra capace di inanellare otto vittorie consecutive in campionato? Dov'è finita la squadra capace di rifilare cinque reti alla Roma, quella a cui era difficilissimo calciare in porta, quella capace di ribaltare la Lazio con un super Gudmundsson? Ecco, a proposito di Gudmundsson. L'islandese è oggi la fotografia perfetta di quello che è la Fiorentina oggi: un caso. Rientrato ad inizio dicembre dopo l'infortunio alla coscia patito contro il Lecce, l'ex Genoa non è mai riuscito ad essere decisivo negli ultimi 40 giorni. Non solo, Palladino lo ha lasciato in panchina in una partita importante come quella col Napoli e lo ha lasciato negli spogliatoi all'intervallo nella serata di ieri. La verità è che, ad oggi, l'acquisto più pagato della storia della Fiorentina è una delusione e, in queste condizioni, è più parte del problema che della soluzione.
E di problemi la Fiorentina in questo momento ne ha parecchi. Basta sentire le voci arrivate nel post partita. "Non corriamo più l'uno per l'altro", ha detto Ranieri. "Oggi forse siamo meno squadra", ha ribadito Palladino. "Siamo incazzati, mancano 20 giorni a fine mercato, se qualcuno ha mal di pancia venga a dircelo", ha chiosato Pradè. Quelli del ds sono stati dei veri e propri strali nei confronti di qualcuno che, evidentemente, non sta mettendo tutto quello che dovrebbe in campo. Che sarebbe grave. Adesso c'è da capire con chi ce l'avesse. Ma evidentemente al Viola Park c'è più di qualcosa che non va.
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Ridateci gudmundsson violacei funerei.