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  • Violamania: grazie Drago e Novellino

    Violamania: grazie Drago e Novellino

    Con ancora negli occhi e nel cuore le immagini che ci ha lasciato la gara di domenica scorsa al Franchi, con un rotondo tre a zero arrivato al culmine, finalmente, di una prestazione di alta qualità tecnica e tattica della Fiorentina, con i viola capaci di concretizzare anche sotto porta la grande mole di gioco che anche nelle altre sfide casalinghe erano riuscite a produrre ma non a finalizzare, e un pubblico sugli spalti da brividi, dalla coreografia pre-partita della Fiesole, passando per la meravigliosa Maratona, che Tomovic ha abbracciato fisicamente dopo il suo gol, senza dimenticare quella tribuna in cui istituzioni e dirigenti viola di fatto hanno ribadito a gesti concreti, il patto per la costruzione di un nuovo stadio in città; che è arrivato il momento per analizzare come vanno le cose in casa gigliata. Quello che emerge, oltre ad una difesa di fatto divenuta impermeabile (2 gol soltanto subiti), ed ad un gruppo che è riuscito a superare l’istante psicologico più difficile, ovvero la sconfitta di Roma ed i due nuovi infortuni a Giuseppe Rossi e Mario, è la crescita esponenziale di due giovani del proprio settore giovanile.

    L’autentica sorpresa di questa primissima parte di stagione infatti sono Khouma El Babacar e Federico Bernardeschi. Il primo è reduce da due gol consecutivi in serie A, il secondo del quale è una cartolina che andrebbe trasmessa in tutti gli spot che possano servire a pubblicizzare il nostro campionato, il 20 enne carrarino ha fatto due reti su due gare giocate in Europa League, ed un assist per il primo centro stagionale del suo ex compagno in Fiorentina Primavera. I meriti di questo magic moment per il classe ’93 senegalese e per il giocatore a disposizione dell’Under 21 di Gigi Di Biagio, vanno al club viola che li ha cresciuti nelle varie squadre giovanili gigliate, allo staff tecnico di Montella, ed all’allenatore stesso, che gli hanno dato fiducia e continuità negli ultimi mesi, difendendoli anche dagli assalti di mercato la scorsa estate, ma anche e soprattutto a due mister che magari non hanno sponsor e buona stampa come i vari Mourinho, Guardiola e Klopp, ma che come Maurizio Sarri sono produttori di buon calcio e crescita esponenziale del parco giocatori a propria disposizione.

    Se Babacar e Bernardeschi sono la meglio gioventù delle prime otto gare ufficiali della Fiorentina, i ringraziamenti vanno fatti a Massimo Drago e Walter Alfredo Novellino. Il primo ha plasmato l’attuale numero 29 viola nel suo Crotone, che l’anno scorso ha visto crescere pure un altro talento emergente del nostro calcio, Danilo Cataldi, e che soltanto tre anni fa aveva consegnato le chiavi del suo centrocampo a quell’Alessandro Florenzi divenuto oggi titolare in Nazionale maggiore. Il secondo ha fatto mettere la testa a posto a Billy Babacar, donandogli le istruzioni di come si faccia calcio con la giusta mentalità tecnica e professionale. Bene ha fatto la società viola, attraverso la coppia dei suoi dirigenti di calcio, Prade’ e Macia, a dare in prestito questi suoi due talenti, in club che ne hanno valorizzato le qualità, mettendoli a confronto con un campionato che sta crescendo di livello, come è la nostra serie B. L’auspicio è che Babacar e Bernardeschi non abbiano voglia di fermarsi, e che, ad esempio, Nicolò Fazzi nel Perugia e Leonardo Capezzi nel Varese, possano ricalcare fra un anno le stesse carriere dei loro ex compagni nella Fiorentina Primavera, allenata lo scorso da Leonardo Semplici, un altro a cui i tifosi gigliati oggi, visto i risultati ottenuti nella maturazione di molti dei ragazzi da lui allenati, dovrebbero dire un ‘grazie’ tutto speciale. 

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