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     Violamania: Fiorentina di pura sostanza. Ora Palladino deve spegnere i fischi e riaccendere l'entusiasmo

    Violamania: Fiorentina di pura sostanza. Ora Palladino deve spegnere i fischi e riaccendere l'entusiasmo

    L'uomo dibatte sul concetto di forma e sostanza dai tempi di Aristotele, quando ci si interrogava sulla natura dell'uomo, del mondo che lo circonda e dei modi in cui esso viene percepito. Un tema enorme e complesso, che in qualche modo possiamo anche provare ad applicare al mondo del calcio. Ecco, prendendo ad esempio la Fiorentina, reduce da tre sconfitte di fila, in crisi di gioco e di risultati e con la piazza in fermento per le tante voci sull'allenatore, i viola ieri sera avevano bisogno di parecchia sostanza, al di là della forma. E così è stato.

    CHE FATICA - Il Lecce che si è presentato al Franchi è una squadra dal tasso tecnico non eccelso, con diverse assenze e con i numeri peggiori per quanto riguarda la produzione offensiva di tutta la Serie A. Nonostante tutto questo, la Fiorentina ha sudato sette camicie per riuscire a superare i salentini grazie al gol di Gosens in avvio di gara. Ma in un momento come questo va benissimo così. Perché al di là della prestazione, la Fiorentina doveva ritrovare fiducia in sé stessa grazie ai risultati. Anche perché uno come Raffaele Palladino, che non fa certo del calcio spumeggiante il suo marchio di fabbrica, sarà sempre condannato a render di conto per i propri risultati. E allora ben venga una serata di pura sostanza, purché la forma non venga definitvamente accantonata. 

    ENTUSIASMI DA RITROVARE - Per la verità, il Franchi non è che abbia apprezzato particolarmente la serata della Fiorentina. E qualche mugugno, soprattutto dalla tribuna, lo si è sentito durante il match. Ma è proprio da qui che Palladino vuole ripartire, dal riaccendere l'entusiasmo della piazza, magari organizzando un allenamento a porte aperte in settimana, con la società che sta valutando il da farsi in tal senso. La vittoria contro il Lecce è stata ossigeno puro, ma non basta per spazzare via i dubbi. Ora serve continuità, sia nei risultati che nella qualità del gioco. Palladino lo sa bene: il calcio vive di entusiasmo, e Firenze aspetta ancora di scaldarsi davvero per la sua Fiorentina. Il primo passo è stato fatto, ma il cammino è ancora lungo.

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