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Fiorentina appannata: Pjaca non gira e manca un vice-Simeone. E Lafont...
Non eravamo scarsi prima e non lo siamo neanche adesso. Magari incompleti, quello sì. È incomprensibile, però, il cambiamento così repentino del giudizio complessivo. Una sconfitta a Roma era nel novero delle possibilità meno indecorose per la Fiorentina, reduce da un periodo di appannamento della condizione e delle idee offensive: se con l'Atalanta la vittoria era arrivata grazie a quel rigore regalato, già con l'Inter si erano visti segnali di cedimento, al di là del risultato.
Il problema è chiaro: soprattutto nel ruolo di centravanti, manca il sostituto - o alternativa - di Simeone. Pjaca, inoltre, non riesce a uscire dal guscio nel quale si è sempre palesato a Firenze. E questo è un altro, grave difetto. Chiesa non basta e, alla lunga, finisce per impallarsi con tale inerzia. La difesa c'è, l'attacco no. Per niente. Tante cose non vanno e la pausa priverà del reparto i maggiori interpreti. Niente prove per Pioli, bensì il rischio di ritrovarseli ancora più stanchi. Su Simeone l'evenienza è quasi certa, come accaduto a settembre.
Lafont è sempre più un gigantesco punto interrogativo. Durante il pre-campionato è stato fenomenale, dall'esordio contro il Chievo ha dato la stessa stabilità di una piuma in cima alla Tour Eiffel. Chissà, eppure la timidezza non dovrebbe contraddistinguerlo, dato il suo passato. Zero errori madornali, ma la capacità di far rabbrividire a ogni tocco. Rimandato, solo rimandato, sia chiaro.
Due settimane di depressione ci aspettano, prima della ripresa. Si sprecheranno i commenti negativi e tristi, magari anche di circostanza. C'è tanto da lavorare, niente è stato sopravvalutato ma è necessario invertire la tendenza e creare un qualcosa di diverso in attacco. Essenziale, se si vuol essere pericolosi anche lontani da casa.
Il problema è chiaro: soprattutto nel ruolo di centravanti, manca il sostituto - o alternativa - di Simeone. Pjaca, inoltre, non riesce a uscire dal guscio nel quale si è sempre palesato a Firenze. E questo è un altro, grave difetto. Chiesa non basta e, alla lunga, finisce per impallarsi con tale inerzia. La difesa c'è, l'attacco no. Per niente. Tante cose non vanno e la pausa priverà del reparto i maggiori interpreti. Niente prove per Pioli, bensì il rischio di ritrovarseli ancora più stanchi. Su Simeone l'evenienza è quasi certa, come accaduto a settembre.
Lafont è sempre più un gigantesco punto interrogativo. Durante il pre-campionato è stato fenomenale, dall'esordio contro il Chievo ha dato la stessa stabilità di una piuma in cima alla Tour Eiffel. Chissà, eppure la timidezza non dovrebbe contraddistinguerlo, dato il suo passato. Zero errori madornali, ma la capacità di far rabbrividire a ogni tocco. Rimandato, solo rimandato, sia chiaro.
Due settimane di depressione ci aspettano, prima della ripresa. Si sprecheranno i commenti negativi e tristi, magari anche di circostanza. C'è tanto da lavorare, niente è stato sopravvalutato ma è necessario invertire la tendenza e creare un qualcosa di diverso in attacco. Essenziale, se si vuol essere pericolosi anche lontani da casa.