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Violamania: i no di Milik e l'addio di Chiesa, ma la Fiorentina si è rinforzata
ATTACCANTE- L’attaccante è sicuramente il grande rimpianto di questo calciomercato viola. Le prime tre uscite stagionali hanno sottolineato la grande necessità di un bomber di razza, capace di trasformare in gol ogni pallone sporco che passa dalle parti dell’area di rigore. L’identikit che i dirigenti viola avevano individuato e sognato era Arek Milik, fuori rosa a Napoli e in rotta con la società, che non ha mai voluto ascoltare le proposte viola, preferendo rimanere in tribuna con i partenopei. Questo forse dovrebbe far riflettere sull’appeal della squadra viola, che ha avuto anche la possibilità di stringere per Piatek, tergiversando un po’ troppo. L’attacco resta in mano a Kouame, Vlahovic e Cutrone, che avranno il difficile compito di far ricredere tutti
CHIESA- Doverosa parentesi per la tanto attesa fine della telenovela Chiesa. Il passaggio alla Juventus che il giocatore sognava da due anni si è finalmente (per lui) concretizzato, chiudendo un capitolo della recente storia della Fiorentina, fatto di mal di pancia e malumori. Anche se le tempistiche possono essere state sbagliate, perché vendere il proprio miglior giocatore l’ultimo giorno di mercato solitamente è un suicidio sportivo, la Fiorentina è stata brava a trovare subito un sostituto all’altezza come Callejon, facendo partire più o meno a cuor leggero Federico Chiesa. Starà allo spagnolo ex Napoli, adesso, prendere il posto del numero 25 viola, diventando quel punto di riferimento tecnico e umano che Chiesa non è mai stato.