Michel Platini, s.v.: capo della Uefa, quello che esultò dopo il rigore segnato all'Heysel? Non ci posso credere. Non avrà fatto lo stesso all'Allianz Arena, ma nel suo ruolo è perfetto. La non correttezza sportiva al potere. Non merita un voto.
Giancarlo Abete, voto zero: è riuscito a fare su Prandelli un triangolo con suo fratello Luigi, con sponda dei fratelli Della Valle, che neanche il Brasile dei tempi d'oro. Splendida la telefonata del 19 maggio scorso, alla luce del fatto che il giorno dopo l'eliminazione della Fiorentina dalla Champions League (e lui non si presentò al Franchi) aveva detto, fra l'altro a Firenze, che 'la Figc non contatta allenatori sotto contratto'. Incidenti a Roma, tafferugli a Napoli, Calciopoli? Niente paura, ci pensa il braccio destro di Carraro ai tempi che furono. Ma quando ha chiamato Platini per lamentarsi di Ovrebo, poi ha organizzato una sagra di barzellette con lo stesso ex juventino? Bel vertice del calcio abbiamo!
Roberto Rosetti, voto 1: da piccolo sognava due carriere, l'arbitro ed il pilota di aviazione. E' riuscito a fare tutte e due. Come 'pilota' le partite lui, nessuno. Fa parte della categoria 'non mi vergogno di nulla'. E' riuscito a scavalcare Ovrebo a destra, senza pudore. Straordinario.
Dag-Roger Nebben, voto 2: Ovrebo, dopo la rete segnata con un chilometro di fuorigioco da Klose, lo guarda, e lui annuisce. Un giorno si sveglierà nella sua Molde e, forse, capirà la sofferenza che ha procurato.
Nicchi-Collina, voto 3: voto da dividersi per due. Uno promuove a pieni voti gli arbitri (a parte Tagliavento e Rocchi, gli altri hanno condizionato il campionato a favore delle grandi come i peggiori Trentalange, Bettin, De Sanctis e Racalbuto che furono). L'altro è quello che nelle intercettazioni oscurate dai grandi media chiamava Galliani 'il capo'. Ed il bello è che hanno una stampa a favore, e un'arroganza nel modo in cui tengono lezione ai giornalisti o non rispondono alle domande, che fa capoluogo di provincia. Il settore arbitrale è in crescita come il Pil della Grecia.
Fidanzate dei giocatori viola, voto 4: 'Sai, ieri ho fatto una ceretta completa e poi una maschera abbronzante e domani lo faccio fare anche a lui'. 'Guarda, a me non interessa quando finisce la stagione, speriamo che non facciano le coppe l'anno prossimo perché sono stufa di girare per l'Europa e rinunciare alla piscina a metà settimana'. Conversazione fra una moglie ed una fidanzata di due giocatori viola, nell'atrio della tribuna autorità, dopo la sconfitta col Bologna. No comment.
Stampa fiorentina, voto 5: fra chi è troppo tifoso e ti ricorda nei suoi articoli che la Fiorentina è comunque sempre in crescita (anche quando perde 3-0 a Palermo) rispetto ai dati del 1921, con lo scorporo da calcolare; chi difende la società neanche ne ricevesse qualcosa a fine mese; chi fa pezzi di tattica calcistica, e ha giocato a malapena in Prima categoria; chi critica perché si è costruito un personaggio e ama farsi insultare dai tifosi. Sta di fatto che di giornalisti con la G maiuscola ce ne sono pochi, specie di quelli capaci di fare un'analisi corretta, senza farsi condizionare dagli amici, dal posto di lavoro, dal tifo. Tribuna stampa da serie C2.
Dario Nardella, voto 6: Blockbuster, interno giorno, davanti a lui un cliente che firma autografi senza sosta e poi sceglie un film d'azione. All'uscita di quest'ultimo, l'assessore allo sport del Comune di Firenze chiede al commesso: 'Ma chi era?'. Risposta del commesso: 'Non lo hai riconosciuto? E' Vargas!'. La sua predecessora, Barbara Cavandoli, per un episodio simile con Antognoni fu 'asfaltata'. Non sapeva dell'esistenza della Fiorentina fino al giorno prima della sua nomina, e ogni volta che parla di calcio sui giornali combina disastri. Silenzio stampa, please.
Tom Henning Ovrebo, voto 7: un giorno in un'intervista (magari ben retribuita) dirà che è colpa della Fiorentina e della sua tattica esasperata del fuorigioco se Klose segnò quella sera all'Allianz Arena. Con gli accidenti che si è preso, ci può aprire un negozio ad Oslo. Che me lo vende un vaff... ?
Bastian Schweinsteiger, voto 8: lunedì 8 marzo 2010, conferenza stampa di Champions League della vigilia di Fiorentina-Bayern Monaco. Uno dei maggiori talenti della Nazionale tedesca ride ad ogni domanda dei giornalisti italiani, dandosi di gomito con il suo corpulento addetto stampa (il fratello gemello di Ovrebo). Hai vinto all'andata rubando, e ridi? Vederti piangere a Madrid mi ha fatto capire che la vita è 'una livella', come diceva Totò.
Rodica Mutu, voto 9: dare al proprio figlio delle pasticche di indubbia provenienza per dimagrire è veramente da ignoranti. Se Adrian frequenta strane compagnie e si mette sempre nei casini, evidentemente qualcosa nell'educazione non ha funzionato. Quest'anno ci ha rimesso (ahinoi!) la Fiorentina, ed il mentore di suo figlio: Cesare Prandelli. Vatti a fidare delle mamme.
Paolo Calabresi, voto 10: come la maglia del suo idolo, Francesco Totti. Chissà dove è finito quel filmato di un giocatore della Fiorentina che confessava che ci sarebbe stato il 'biscotto' in Fiorentina-Inter di campionato. Una 'iena poco ridens' dopo la doppietta di Pazzini in Roma-Sampdoria.