Una video-intervista concessa per un'applicazione I-Phone legata al mensile 'Max', l'azionista di riferimento della Fiorentina Andrea Della Valle parla del suo rapporto passato, presente e futuro con il club. Ciò ha portato qualcuno a parlare di 'rilancio': in realtà i fatti, da un bel pezzo, dicono ben altro. Si può infatti raccontare la Fiorentina in tante maniere, far parte dei tanti schieramenti che si sono formati soprattutto negli ultimi mesi, ma i deludenti risultati della squadra negli ultimi due anni, e soprattutto gli errori della società, hanno azzerato non solo l'entusiasmo della stragrande maggioranza dei tifosi (che infatti risponderanno con il probabile nuovo record negativo di abbonamenti), ma anche il credito positivo che la Firenze sportiva aveva nei confronti della famiglia Della Valle.
Mai come in quest'estate, che oggi apre i suoi battenti, saranno le azioni compiute dal club viola, prima ancora che le parole spese, a fare la differenza. E i fatti al momento, dopo un altro campionato di pura sofferenza, raccontano del tesseramento del solo Hegazy e di qualche operazione minore, in attesa di recuperare un po' di soldi dalle comproprietà e fare cassa con cessioni di seconda fascia. L'ipotesi più probabile per alimentare il mercato è la cessione di Stevan Jovetic. Al di là di comunicati stampa e dichiarazioni più o meno ufficiali, c'è tanta voglia, soprattutto nei tifosi, di vederlo al raduno del 7 luglio insieme ai suoi compagni, a patto però che la sua permanenza non sia l'unico vero 'acquisti', come avvenne in passato con Giancarlo Antognoni, nella parte finale della gestione dei Pontello.
La Fiorentina necessita di risposte concrete. Le pretendono gli amministratori del club, che domani nel c.d.a. chiederanno ai fratelli Della Valle (di nuovo in loro assenza, ahimé) di ricapitalizzare e di eliminare quel prestito effettuato per sanare il debito contratto, causato soprattutto dagli errori di un dipendente lasciato troppo 'a briglia sciolta'. Le aspetta con fiduciosa attesa il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che vede passare il tempo per la presentazione da parte di un privato - ovviamente gli azionisti della Fiorentina in primis - di un progetto per la costruzione del nuovo stadio, con servizi annessi e connessi che possono dare alla società introiti economici importantissimi. Ma sono in fremente attesa soprattutto i cuori viola. C'è bisogno di fatti, concreti, senza messaggi subliminali o trasversali. Non basta un piccolo maquillage tecnico-societario, perché il tempo delle promesse è già scaduto, e non si può più fare gli offesi nei confronti di una città che ha poche colpe, e che invece ha regalato amore e pazienza infinita a chi ha mal gestito per troppo tempo il club. Qui Firenze, a voi Casette d'Ete: cosa rispondete?
