Violamania, con la Lazio si vede la vera Fiorentina. Con un attacco così Italiano non può fare a meno di Gonzalez
Dopo le ultime due batoste contro Torino e Roma, con entrambe le sconfitte arrivate senza gol all’attivo, la partita di ieri contro la Lazio di Maurizio Sarri appariva come una montagna da scalare, il peggior avversario che potesse capitare in questo periodo: i biancocelesti sono da sempre la bestia nera sia dei viola che di Vincenzo Italiano, e l’ultimo risultato all’Olimpico risale al 2017. La stessa tifoseria gigliata, traducendo l’attuale sfiducia dell’ambiente fiorentino attorno alla squadra costruita da Barone e Pradè, aveva dato per spacciato la Fiorentina. I novanta minuti di ieri però ci consegnano una Fiorentina tutt’altro che sfiduciata, una squadra che adesso sembra aver ritrovato almeno in parte le proprie caratteristiche migliori. Il gol nei minuti iniziali di Casale avrebbe potuto tagliare le gambe ai viola, eppure dopo il vantaggio dei padroni di casa la squadra non ha subito il colpo ma bensì si è lanciata alla ricerca del pareggio. Per larghi tratti della partita, nonostante persista il problema del gol, la Fiorentina ha tenuto la Lazio nella propria metà campo dimostrando che l’attuale classifica, dodicesimo posto a quota 24 punti, non rispecchia i reali valori di questa rosa che, seppur con tutti i suoi limiti, non può concludere la stagione dietro squadre come Bologna, Monza ed Empoli. Una prestazione che aumenta, e non di poco, la fiducia in vista del quarto di finale di Coppa Italia di Mercoledi contro il Torino di Juric. NICO DIPENDENZA, ANCORA TROPPO POCO JOVIC – Se la Fiorentina è sembrata un’altra squadra rispetto a quella vista soltanto una settimana fa in casa contro il Torino molto è dipeso dalla presenza dal primo minuto di Nico Gonzalez, l’unico giocatore viola capace di accendere la partita in qualsiasi momento e con il gol nelle proprie corde: e con l’argentino in campo anche i compagni sembrano rendere il doppio. Il gol del pareggio è una perla, peccato che ancora non abbia i novanta minuti nelle gambe perché nei minuti finali, quando anche calano forze e concentrazione, potrebbe realmente essere l’arma in più per questa squadra. Allo stesso tempo continua il momento no degli altri attaccanti. Jovic è ancora la controfigura di quello dell’Eintracht e a dimostrarlo sono le due chiare occasioni gettate al vento ieri sera. Chiaramente adesso, a poche ore dalla fine del mercato, difficilmente potrà cambiare qualcosa, ma è chiaro che se il serbo dovesse continuare su questi livelli la Fiorentina avrà il dovere di ritrattare l’accordo fatto in estate con il Real Madrid e virare su altri profili. Ancora un passo indietro per Kouame che dopo esser stato un valore aggiunto ad inizio stagione, adesso sembra essere regredito a quello di due stagioni fa.