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    Violamania: con Iachini non c’è futuro per questa Fiorentina, la società faccia autocritica

    Violamania: con Iachini non c’è futuro per questa Fiorentina, la società faccia autocritica

    • Iacopo Nathan
    Una sconfitta all’Olimpico di Roma, per una squadra in costruzione come la Fiorentina, si può anche accettare, ma ieri la squadra viola ha messo in campo una delle peggiori prestazioni da diverso tempo a questa parte. Oltre alla totale assenza di un gioco, che sta condizionando tutte le partite della Fiorentina di questa stagione, alla squadra di Iachini sono mancati il carattere e la grinta che dovrebbero essere i marchi di fabbrica dell’allenatore marchigiano, mettendo in mostra tutti i limiti tattici e tecnici sia del tecnico che della rosa.

    IACHINI – Le grandi colpe di Iachini, in questo avvio di stagione, sono sostanzialmente due: non riuscire a valorizzare i giocatori a disposizione e l’essersi fossilizzato su un solo schieramento. Partiamo dal primo punto, la Fiorentina ha fatto nelle ultime due stagioni acquisti mirati per alcuni reparti che erano carenti di qualità, e vedere Amrabat fare il regista o Callejon la punta insieme a Ribery, vuol dire sciupare di proposito tutto il patrimonio tecnico della rosa, oltre che compromettere investimenti importanti. Per quanto riguarda lo schieramento, la Fiorentina non è fatta per giocare 3-5-2, e neanche per poter cambiare più moduli a gara in corso come sostiene Iachini, sembra nata per un 4-3-3, in modo da valorizzare le ali e esaltare il centrocampo. Il grande rammarico è vedere Iachini ingegnarsi per inserire i giocatori nel suo modulo, e non modellare lo schieramento sulle qualità della rosa.

    COMMISSO – La patata bollente torna automaticamente nelle mani di Rocco Commisso, che più volte ci ha messo la faccia per difendere Iachini e confermarlo anche quando tutte queste criticità erano già lampanti. Sembra ormai chiaro che la Fiorentina, con Iachini come allenatore, non ha futuro e probabilmente non riuscirebbe nemmeno a raggiungere il nono posto, “obbiettivo” fissato da Commisso per la stagione. La cosa migliore per la Fiorentina, adesso, sarebbe una forte autocritica del presidente, che forse dovrebbe ascoltare più spesso i consigli dei dirigenti, e come fatto per Montella pensare ad un cambio in corsa. La sosta dopo la prossima gara sembra fatta a posta per la Fiorentina, che può ancora salvare la stagione, oltre che la faccia.
     

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