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Violamania: Commisso dice addio al nuovo stadio, la sua rivoluzione sarà più lenta del previsto
Da quando ha preso in mano la Fiorentina in estate, Rocco Commisso si è subito messo al centro dei riflettori, per la sua genuinità e la simpatia, oltre che per la grande voglia di investire nella squadra. Il tycoon italo-americano ha subito riacceso l’entusiasmo della piazza fiorentina, che era decisamente scemato dopo le ultime gestione Della Valle, e aveva grandi piani per il futuro della squadra gigliata, con la ferma volontà di portare la Fiorentina tra i primi club in Europa. Con il passare del tempo, però, Commisso si è dovuto scontrare con la burocrazia italiana e alcuni sistemi pregressi, che l’hanno portato ad una vera e propria battaglia per cambiare la Serie A.
STADIO- La prima vera grana, però, è stata la situazione legata alla costruzione del nuovo stadio. Commisso, da buon imprenditore americano di successo, sa bene che per poter diventare un club di prima fascia serve anche un impianto adeguato, che possa garantire un certo introito alle casse della squadra. La Fiorentina ha stretto un forte rapporto col Comune di Firenze, che dal canto suo ha provato ad aiutare la società mettendo in vendita il terreno della Mercafir, dove costruire il nuovo impianto tramite un bando pubblico, anche se la valutazione è stata ritenuta eccessiva. Dopo la lettera di ieri di Commisso, che ha annunciato che non parteciperà al bando per il terreno, la Fiorentina si trova senza un vero e proprio progetto per la sua nuova casa e dovrà probabilmente ripiegare su una soluzione diversa, come costruire un impianto fuori dal comune di Firenze. RIVOLUZIONE- Il presidente sta capendo, che la rivoluzione che aveva in mente di fare richiederà molto più tempo del previsto, anche sul piano sportivo, con la squadra che ancora avanza a singhiozzi. Nonostante il brillante progetto per il nuovo centro sportivo, che verrà realizzato in tre anni, Commisso dovrà faticare molto per portare la Fiorentina ai vertici del calcio italiano, anche se dal punto di vista degli investimenti non si è mai tirato indietro. Le idee e le intenzioni sono decisamente giuste, e per il bene della Fiorentina devono essere portate avanti come ha fin qui fatto egregiamente, ma la strada è tutta in salita. Un buon punto di partenza possono essere i rinnovi di contratto, con il futuro di Federico Chiesa che è ancora tutto da decidere.