Violamania: come la favola di Pretty Woman
In questo momento dunque la Fiorentina sta pagando una prestazione a titolo gratuito per qualcosa non di sua proprietà. Insomma se c’è qualcuno che deve essere eccitato, deve vivere dalle parti di Londra, quartire Chelsea, perché il gioco e la squadra guidata da Vincenzo Montella stanno rivalutando un investimento economico fatto dai Blues 14 mesi fa, costato 15 milioni di euro. In chiave utilitaristica è giusto che i tifosi esultino sperando di aver trovato un giocatore che con i suoi gol e le sue giocate conduca la Fiorentina almeno a migliorare quanto fatto l’anno scorso: quarto posto in campionato, finale di coppa Italia, ottavi di finale di Europa League. In società però, e soprattutto a livello giornalistico, bisognerebbe iniziare a preoccuparsi di come fare a pagare quella cifra fissata per il riscatto di Salah, come vincere la concorrenza sull’egiziano che ci sarà forse già fra pochi mesi, magari provando a far innamorare il numero 74 del Ponte Vecchio e dintorni.
Aspettando ulteriori verifiche sull’esterno d’attacco, adattabile a seconda punta, auspicando che i metodi di allenamento italiano, e la scarsa qualità del nostro calcio, non abbassino il rendimento sensazione di Salah nelle prossime settimane; si può sperare di agire su quest’ultimo un po’ come fa Vivian Ward in Pretty Woman su Edward Lewis: ovvero una prostituta di medio-alto bordo che seduce il ricco scapolone in modo da permettergli di cambiare definitivamente vita. Perché è vero che il calcio di oggi è usa e getta, ed anche la Juventus ha fatto più o meno lo stesso con Morata dal Real Madrid, ma i bianconeri hanno risorse e giocatori da piazzare per puntare all’acquisto definitivo del talento spagnolo in fase di esplosione, ma Firenze può esercitare tutto il fascino che si vuole su Salah, ma senza un concreto progetto tecnico ed economico, la ‘botta e via’ con l’egiziano avrebbe il sapore stavolta di un’autentica beffa, seppur a costo quasi zero.