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    Violamania: Beltran e il tentato scippo dell'antipatica Roma. Ma prevalgono buon senso e parole date

    Violamania: Beltran e il tentato scippo dell'antipatica Roma. Ma prevalgono buon senso e parole date

    • Filippo Caroli
    Se la Serie A ogni anno assegnasse un qualche tipo di riconoscimento per la squadra meno simpatica in campo siamo certi al 100% che nelle ultime stagioni se lo sarebbe conquistato la Roma sbaragliando tutta la concorrenza. Provocazioni, reazioni spropositate ad ogni fischio poco gradito, liti con ogni altra panchina avversaria, i giallorossi non hanno mai dato prova di particolare serenità durante i 90 minuti. Ma diamo a José quel che è di José e a Pinto quel che è di Pinto. Da ieri abbiamo scoperto che la tendenza a non farsi voler bene è propria non solamente degli uomini di campo ma, evidentemente, anche dei vertici dirigenziali.

    TENTATO SCIPPO – Ci ha provato davvero la Roma ad inserirsi nella trattativa, sostanzialmente chiusa, fra Fiorentina e River Plate per arrivare a Lucas Beltran, per cui il club viola aveva già fissato arrivo in Italia e primo probabile bagno di folla sabato al Franchi. Un vero e proprio sgambetto che comprensibilmente non è andato giù al board gigliato. Non si è fatta infatti attendere la reazione della dirigenza della Fiorentina che si è fatta sentire eccome al telefono con Trigoria. Fonti vicine al club parlano di una dirigenza a dir poco irritata nei confronti degli omologhi giallorossi colpevoli, secondo Viale Fanti, di aver voluto mettere il naso in un affare che era bello che concluso. E di fatto così è stato, i milioni che metteva sul piatto la Roma, forte delle cessioni di Ibanez e di giovanissimi venduti a peso d’oro, non sono bastati. Hanno prevalso il buonsenso e le parole date, e i giallorossi si riscoprono poco simpatici un po’ a tutti i livelli. Ma a Firenze se ne faranno una ragione: Beltran sarà viola.
     

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