Violamania:| Babacar, un anno perso
Una lucida analisi svolta sulle colonne dell'edizione fiorentina di 'Repubblica' dieci giorni fa, metteva in risalto un aspetto innegabile anche per i più ottimisti, e cioè il fatto che a parte Behrami e Boruc tutti gli altri giocatori della rosa gigliata avessero subito, rispetto ad un anno fa, una svalutazione economica dei loro cartellini. Se infatti per una società è innegabile che i traguardi sportivi raggiunti siano fondamentali, per incassi e gettiti (ad esempio le qualificazioni alle coppe europee per tre anni consecutivi), d'altra parte una crescita esponenziale dei cartellini dei giocatori consentirebbe al club viola, in caso di cessioni, le cosidette plusvalenze, decisive per salvaguardare i bilanci. Ebbene, al netto degli infortunati, non c'è un singolo giocatore che, se fosse stato venduto un anno fa e se fosse venduto 'domani', porterebbe nelle casse della Fiorentina più soldi, a dimostrazione che le valutazioni sul confermare l'intera rosa un anno fa sono state sbagliate, non consentendo soprattutto ad un tecnico come Mihajlovic di lavorare come avrebbe meritato, cioè con una rosa meglio assortita - mancano sempre due esterni difensivi ed un vice attaccante degno di nota - e con gente maggiormente motivata di quella vista quest'anno, che si è fatta apprezzare più per dei 'fuori campo' non degni di chi veste la maglia della Fiorentina.
L'errore più grosso, a mio avviso, è stata la valutazione sui giovani già inseriti nella rosa. Dell'acquisto sbagliato (nei tempi, non in assoluto) di Ljajic quattordici mesi fa ho già parlato. Il giovane serbo non è pronto fisicamente e tatticamente, ed il fatto che abbia un allenatore che parli la sua stessa lingua non gli ha consentito di imparare l'italiano, visto che anche oggi fatica nel dialogo anche più semplice con i compagni. Ma è soprattutto Babacar la vera sconfitta di questa annata. Imposto dal direttore sportivo al proprio allenatore nel ruolo di vice Gilardino fin dalla scorsa estate, per il neo maggiorenne questo va catalogato, comunque vada a finire, come un anno perso. Perché se è vero che il pubblico è sempre più furioso con Mihajlovic per lo scarso impiego di Babacar nelle ultime settimane - al massimo infatti è sceso in campo per un quarto d'ora, tempo distribuito su quattro partite -, il tecnico è sempre stato onesto nel giudicare l'ex Primavera viola: è un bambino, non è pronto atleticamente, di testa fatica a svolgere vita da atleta. E così mentre il quasi pari età del Genoa El Shaarawy, dopo un anno di prestito al Padova, il prossimo anno tornerà bello carico e pronto al servizio della formazione dei Grifoni, Babacar avrà perso una stagione, che per un giovane è qualcosa di ingiustificabile.
Allargando il discorso a macchia d'olio a tutta la prima squadra, anche nel caso di arrivo al settimo posto, l'ultimo utile per un piazzamento in Europa League -sperando che il Milan escluda il Palermo in semifinale di Coppa Italia - questa sembra avviarsi come una stagione deludente e priva di dati positivi, a parte l'inserimento di Camporese, recentemente regalato a terza scelta fra i centrali. Un anno fa la Fiorentina riempiva lo stadio negli ottavi di Champions League, ora ha perso oltre un terzo degli spettatori. In dodici mesi la svalutazione della rosa viola è evidente, e si è passati - comunque la si pensi sulla querelle Prandelli-Della Valle-Juventus - da un tecnico navigato ad uno che ha imparato ad allenare durante questa stagione. Ma soprattutto, come era facilmente intuibile dalla scorsa estate, si è persa la sana passione di presentarsi allo stadio. Le fondamenta vere della Fiorentina vincente dei primi sette anni dell'era Della Valle erano Cesare Prandelli e un 'bomber' in società come Diego Della Valle. Da quest'ultimo, quello che ha il portafogli in mano, mi aspetto la verità sul futuro di questo club, che si decide oggi, non a maggio nel c.d.a. Il fallimento della Juventus di quest'anno deriva dal fatto che il d.g. Marotta ha incominciato ad operare sul mercato troppo tardi. Progettare la Fiorentina fra 45 giorni farebbe ripartire la squadra viola, comunque concluderà la stagione, in ritardo rispetto agli altri club. E questo sinceramente è inaccettabile dopo gli ultimi quattordici mesi fallimentari.