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    Violamania: chi si loda s'imbroda, attenta Fiorentina

    Violamania: chi si loda s'imbroda, attenta Fiorentina

    • Giacomo Brunetti
    C’è un rischio dietro l’angolo. Quello di specchiarsi e vedersi troppo belli, rimanere lì ad ammirarsi, adagiarsi sugli applausi. Sei vittorie consecutive, specialmente con i numeri raggiunti - una sola rete subita e una striscia che non si concretizzava dagli anni ’60, oltre a giocatori trovati o ritrovati – meritano numerose lodi. Il cammino, però, è ancora lungo: la settima posizione, attualmente occupata, scivola via facilmente.
     
    Il mondo si sta meravigliando, sia all’Italia che all’estero fioccano le incensature. Guai a mollare, ad abbassare la guardia. Il miracolo sportivo che la Fiorentina sta portando avanti con sagacia e abilità non deve fermarsi, non può fermarsi. Certi che il gruppo metterà in campo il massimo delle proprie potenzialità – anzi, ben di più, come stiamo osservando – il rischio di un calo di tensione dopo la soddisfacente vittoria contro la Roma è probabile ma non contemplabile. Non, forse, per questi ragazzi.
     
    La SPAL non è un’avversaria semplice. A questo punto del campionato non ne esistono e, gli estensi, non lo sono mai stati per nessuno. All’andata finì 1-1, aprendo il primo ciclo – non comparabile con quello attuale – di risultati positivi. La formazione di Semplici, cuore viola che sogna la panchina del cuore, è reduce da sei risultati utili consecutivi, gli ultimi quattro dei quali con un pareggio. Una spina nel fianco, un ostacolo non insormontabile ma con cui ottenere per forza i tre punti. Anche perché le altre non stanno a guardare.
    Occhio quindi a sopravvalutarsi, ad imbrodarsi con la moltitudine di lodi. Per continuare a far parlare di te, Fiorentina, devi continuare su questa strada. Gara dopo gara, sono tutte finali. Niente calcoli, conta solo vincere. E te, mister, di strisce positive ne sai qualcosa. Adesso bisogna tutti andare oltre, ancora.

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